Violenza Domiciliare in Italia
Entrare in una proprietà privata, per di più segnalata con un apposito cartello o recintata a dovere, è una violazione di domicilio e, come tale, viene punita dal Codice penale [615] con la reclusione da uno a quattro anni. La violazione di domicilio è un reato previsto dal Codice penale per «chiunque si introduce nell’abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi, contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, ovvero vi s’introduce clandestinamente o con inganno» [1].
Differenza tra Domicilio e Residenza
Che differenza fa tra domicilio e residenza? In pratica, mentre la residenza indica il luogo in cui si esplica la vita privata della persona, il domicilio è il luogo in cui si svolge la vita professionale, ma non necessariamente residenza e domicilio devono essere luoghi distinti, anche se è possibile eleggere domicilio in un luogo differente da quello di tenendo presente questo.
Legittima Difesa in Italia
Chi può invocare la legittima difesa? A tal riguardo, la disposizione oggi prevede che “nei casi di cui al secondo e al terzo comma agisce sempre in stato di legittima difesa colui che compie un atto per respingere l’intrusione posta in essere, con violenza o minaccia di uso di armi o di altri mezzi di coazione fisica, da parte di una o più persone”.