Regole di formazione del plurale per i sostantivi accentati
La regola generale prevede che i sostantivi con accentazione sdrucciola in -go / -co formino il plurale in -gi / -ci (quindi sarcofago ▶ sarcofagi). I nomi in -òfago ammettono tuttavia, a seconda dei casi, entrambe le forme del plurale e tendono a formare i plurali in -ghi quando indicano oggetti non animati.
Strumenti dell’archeologo
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Gli strumenti più comuni dello scavo sono:
- pale
- picconi e picconcini
- zappe
- carriole
- secchi
- palette
- scopette
- spazzole
- cazzuole
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L’attrezzo indispensabile è la trowel, la cazzuola inglese con lama da 10 cm, robustissima e non flessibile, l’unica con cui sia possibile ripulire e scavare in modo corretto.
Importanza del criterio stratigrafico
Tenendo presente questo, perché l’archeologo usa il criterio stratigrafico? Lo scavo di ogni singola unità stratigrafica risponde dunque a due finalità complementari: esporre la stratificazione sottostante e più antica; raccogliere tutte le informazioni possibili sull’unità scavata, a cominciare dai reperti in essa contenuti.
Luoghi di lavoro degli archeologi
Dove lavorano gli archeologi? Oggi l’archeologo è una figura ben specializzata, che lavora per musei, università, enti di ricerca pubblici. Le sue principali mansioni riguardano lo studio di siti e reperti di valore storico attraverso la loro catalogazione, conservazione e valorizzazione.
Formazione archeologica in Italia
La gente chiede anche: dove studiare archeologia in Italia?
- Ateneo
- Corso di studi
- Consigli
- Università di Roma – La Sapienza
- Scienze Archeologiche
- Università di Roma Tor Vergata
- Scienze dei Beni Archeologici, ind. Archeologia
- Università degli Studi di Milano
- Scienze dei Beni Culturali, curr. Archeologico
- Università degli Studi di Padova
- Archeologia
Ruolo della macchina fotografica in archeologia
A cosa serve la macchina fotografica in archeologia? In generale questa pratica costituisce «il principale mezzo per descrivere la realtà e le varie situazioni nella maniera più fedele possibile» e in archeologia viene utilizzata principalmente per la documentazione di monumenti, reperti, oggetti, stratigrafie e per la pubblicazione degli stessi.