Quanto vicini dovranno essere i ripetitori per la rete 5G?
La distanza dei ripetitori per una specifica tecnologia radio dipende dalla potenza di uscita del trasmettitore, dalla geometria delle antenne utilizzate e dalla frequenza radio.
Partendo dalle frequenze: la gamma di frequenze radio ammesse per il 5G è piuttosto ampia. Inizia a 450 MHz (che è ben al di sotto delle attuali bande di frequenza GSM, 3G e 4G) e quindi permetterà una spaziatura molto più ampia delle torri. La maggior parte delle possibili allocazioni in quella gamma saranno fatte verso le reti professionali dedicate alla "gestione delle infrastrutture critiche", e non alla radio pubblica. Poi si sale a 3,5 GHz. Usare la stessa potenza di uscita a doppia frequenza significa 1/4 di raggio di cella; gli effetti sono attenuati un po' dalla maggiore sensibilità dei ricevitori con l'elettronica di ultima generazione. 1 GHZ corrisponde al GSM, 2 GHz al 3G e LTE è arrivato fino a 2,6 GHz. Quindi abbiamo visto tutto questo. Le bande a 3,5 GHz avranno una portata inferiore a 2,6, circa il 40%, e saranno probabilmente utilizzate solo in ambiente urbano.
Poi arriviamo alla Nuova Radio. Abbiamo allocazioni nell'area dei 30 GHz. Sono principalmente buone per le piccole celle per uso interno e per distribuzioni urbane dense (inner city). Quindi vedrete molte e molte piccole celle comparire nei centri delle città nel corso del tempo.
La potenza di uscita delle piccole celle è piuttosto nell'intervallo di 1 W, che nei 20 Watts per un "sito macro". Il che dovrebbe rendere possibile una distribuzione densa. Per i siti macro, la potenza di uscita è invariata.
Le tecnologie MIMO sviluppate per il 5G possono di nuovo lavorare per migliorare un po' la situazione, dato che MIMO può anche essere usato per migliorare la situazione della copertura al bordo della cella.
Quindi, tutto sommato: la situazione non cambierà così drammaticamente come previsto da alcuni scrittori ultimamente. Ci sarà sicuramente bisogno di torri aggiuntive, ma meno di quanto molti si aspettano.
Molto dipenderà anche dalle condizioni di licenza per l'assegnazione delle frequenze, provenienti dai regolatori. Quanta copertura a livello nazionale o di popolazione richiedono? Quali tassi di dati in media e al minimo. Anche tutte queste domande avranno un effetto.