L'incontro in M.42 tra Roboute e l'Imperatore è descritto da qualche parte in Warhammer 40k?

Solo che è avvenuto, non quello che è stato detto tra loro (anche se dubito che Big Daddy E abbia parlato comunque)

E' stato descritto nel terzo libro di Gathering Storm, Rise of the Primarch.

"Roboute Guilliman ha attraversato la processione, attraverso masse di pellegrini e supplicanti che allungavano mani tremolanti per toccare la sua armatura al suo passaggio. Con lui camminavano il Capitano Sicarius, il Gran Maestro Voldus, il Capitano di Scudo Adronitus, il misterioso Cypher e i suoi fratelli di battaglia, insieme a Belisarius Cawl, Katarinya Greyfax e San Celestino."

[...]

"Guilliman si fermò ai piedi delle scale, e guardò in alto negli occhi di acciaio dei Custodi. Il loro capo fece un passo avanti, battendo tre volte la sua lancia ornata sul gradino più alto e annunciandosi come il comandante dell'Aquila Kalim Varanor. In alto gotico formale, Varanor chiese a chi si presentava nella sala del trono dell'Imperatore dell'Umanità. Ugualmente formale, il capitano di scudo Adronitus annunciò i leader della Crociata Terrestre, uno per uno. Furono scambiate altre parole, antiche forme ripetute a memoria, ma rese gravose dall'arrivo di un Primarca vivente. Lo scopo di Guilliman fu richiesto e dato: ottenere un'udienza con suo padre, l'Imperatore. L'aria si addensava di tensione, milioni di spettatori trattenevano i loro respiri collettivi mentre il Comandante dell'Aquila teneva lo sguardo del Primarca ritornato. Kalim Varanor avrebbe sospettato qualche tradimento? Avrebbe dichiarato Guilliman falso, o avrebbe chiesto ulteriori prove della sua identità? Il comandante dell'Aquila guardò il sacerdote marziano piegato al fianco di Guilliman. La figura vestita inclinò la testa in segno di assenso, e Varanor annunciò il suo verdetto. Il Primarca sarebbe stato autorizzato a passare, da solo, nella sala del trono. Tutti gli altri avrebbero aspettato fuori."

[...]

"Guilliman rimase solo davanti alla porta ornata, nauseato dalla sua immensità. Un singolo, rimbombante rintocco risuonò attraverso la processione della cattedrale, e un sospiro collettivo di meraviglia e paura sfuggì ai pellegrini lì riuniti quando la porta si aprì. Lentamente, silenziosamente, le alte porte si aprirono per rivelare solo l'oscurità e la nebbia alla deriva. I vapori si attorcigliarono alle membra di Guilliman come serpenti, e si riversarono sui gradini dietro di lui tra l'eco debole di voci dolorose e spettrali. Con i suoi nobili lineamenti incastonati in una maschera implacabile, Guilliman fece un respiro lento e profondo ed entrò nella sala del trono dell'imperatore. Con lo stesso silenzio con cui si erano aperte, le porte si chiusero dietro di lui, e Roboute Guilliman fu perso di vista. Passarono ore, durante le quali i guerrieri della Crociata Terrestre rimasero silenziosamente sull'attenti davanti alle porte della sala del trono."

[...]

"Solo quando il ciclo del giorno sorse di nuovo con inni svettanti e un bagliore di luce lumenica, le porte finalmente si aprirono. Una nebbia incandescente uscì dall'interno, argentata ora come il freddo luccichio della luce lunare sulle ossa, e dal freddo splendore uscì Roboute Guilliman. L'espressione del Primarca era illeggibile mentre scendeva i gradini per riunirsi ai suoi guerrieri. La folla gridava in soggezione e terrore, implorando il Primarca di illuminarlo. Invece, Guilliman raccolse i suoi soldati intorno a sé, e ordinò al comandante Aquila Varanor di assistere anche lui. Guilliman chiese un'assemblea immediata degli Alti Signori di Terra, dichiarando che intendeva riprendere il suo posto in quell'augusto consiglio. Roboute Guilliman sarebbe diventato nuovamente il Lord Comandante dell'Impero dell'Umanità. Del suo incontro con l'imperatore, Guilliman avrebbe detto solo che aveva ricevuto tutti i chiarimenti di cui aveva bisogno.