I televisori hanno sempre avuto una frequenza di aggiornamento di 60Hz?

Negli Stati Uniti e in altre parti del mondo con alimentazione AC a 60Hz - sì. Inizialmente la frequenza di rete era usata per bloccare il frame rate del segnale monocromatico

In quei giorni, la sincronizzazione tra l'uscita dello studio televisivo e il display del televisore era un problema, quindi l'alimentazione CA è stata usata per un certo periodo. Tuttavia l'aggiunta di impulsi di sincronizzazione dei fotogrammi derivati da oscillatori a cristallo alle due estremità della catena di trasmissione risolveva parzialmente questo problema. Tuttavia l'introduzione del colore richiedeva un recupero molto accurato della sottoportante del colore (NTSC), il tasso di campo fu regolato leggermente a 59,94 Hz per adattarlo. Ci volevano 2 campi per comporre un fotogramma televisivo usando la scansione interlacciata.

Mentre i televisori erano inclini a captare le interferenze spurie della rete elettrica, si decise di mantenere la frequenza di campo NTSC 59,94 Hz (30 fotogrammi/sec) per minimizzare questo problema.

Oggi l'NTSC ha lasciato il posto alla trasmissione digitale usando lo standard ATSC 1.0 che continua a imporre una frequenza di campo minima di 60Hz. Ma non c'è nessuna ragione logica per continuare con questo standard, tranne una.

Gli studi televisivi stanno lentamente passando all'illuminazione a LED che non ha componenti a 60Hz. Ma molte emittenti tradizionali usano ancora luci a incandescenza che sfarfallano a 60Hz in piccola misura. Una volta che la transizione sarà completata non ci sarà più motivo di mantenere i 60Hz (o multipli di essi) nei ricevitori TV.

Se non ci credi pensa ai display dei computer da gioco. Vanno fino a 144Hz a scansione progressiva. Questo sarà il futuro della TV. 144Hz evita lo sfarfallio in grandi aree luminose dell'immagine perché evita di violare la frequenza di fusione dello sfarfallio dell'occhio umano che è di circa 72 Hz a livelli di luminosità normali.