Qual è un chip migliore, M1 o A14 Bionic?
Rispetto all'A14, l'M1 ha il doppio delle interfacce DDR, il doppio dei core della CPU ad alte prestazioni, il doppio dei core della GPU, e la cache L2 che sostiene i core Firestorm di Apple è 1,5x più grande dell'equivalente A14. I più piccoli core IceStorm usano la stessa L2 sia nell'A14 che nell'M1. La NPU è anche identica tra i due chip.
L'M1 ha il 25% di cache di sistema in meno rispetto all'A14, secondo TechInsights, e la sua dimensione complessiva è 1.37x più grande. L'aumento delle dimensioni del die è principalmente guidato da due fattori. In primo luogo, l'M1 aumenta il numero di core di CPU e GPU, la cache L2 e il numero di interfacce DDR. In secondo luogo, l'M1 integra del silicio che l'A14 non ha, come il processore di sicurezza Apple T2, così come il supporto per standard come PCIe.
Secondo TechInsights, Apple ha usato circa 2.1x più silicio per implementare 2x i core di CPU e GPU che si trovano nell'M1. La leggera disparità potrebbe essere la prova che Apple ha usato librerie di transistor ottimizzate per le prestazioni piuttosto che per il consumo di energia con l'M1, ma non ci sono ancora prove a sostegno di questo argomento, e i clock dell'M1 sono solo modestamente superiori a quelli dell'A14.
Si è parlato molto dell'impiego di blocchi di acceleratori specializzati all'interno dell'M1, ma relativamente poco di cosa siano. Sappiamo che c'è un processore di segnale d'immagine e il controller Thunderbolt 4 di Apple, e ci saranno i soliti controller di storage e I/O che qualsiasi chip di questo tipo richiede. È possibile che Apple abbia anche implementato alcune funzioni software direttamente nell'hardware per renderle più veloci e più efficienti dal punto di vista energetico. Questo metodo di utilizzare il cosiddetto silicio "scuro" è qualcosa che abbiamo discusso nel 2013 come un modo in cui i progettisti di SoC potrebbero migliorare l'utilizzo dei transistor senza far saltare i budget di potenza.
Non è chiaro se Apple ha portato il concetto fino a mappare applicazioni specifiche nei circuiti, o quali funzioni l'azienda ha mappato nei blocchi hardware ancora senza etichetta. Si ritiene che Rosetta 2 non mappi alcuna funzione hardware specifica sul chip, e non c'è alcuna indicazione che l'M1 stia in qualche modo imbrogliando nei vari benchmark utilizzando una sorta di accelerazione hardware segreta oltre a quella che possiedono le CPU dei PC. Il fatto che l'M1 continui ad avere ottime prestazioni sotto Windows 10 rispetto al Surface Pro X respinge anche l'idea che le prestazioni dell'M1 siano guidate da blocchi hardware specializzati.
Un ulteriore lavoro di analisi probabilmente farà luce su queste risorse a lungo termine, ma è interessante vedere il sipario tirato indietro sul primo SoC portatile fatto in casa da Apple, un po' alla volta.