C'è ordine nel caos?

Se la definizione di ordine si basa sul fatto che l'informazione detenuta da un sistema sia costante sotto mescolanza e agitazione, la questione ci porta in un territorio che coinvolge la freccia del tempo, l'interpretazione di molti mondi della meccanica quantistica e la predestinazione.

Se il mondo è veramente deterministico, come molti sembrano credere, allora deve esserci ordine nel caos.

Le costanti di Feigenbaum sono un esempio notevole di due numeri precisi che caratterizzano il comportamento coerente di sistemi complessi. http://chaosbook.org/extras/mjf/LA-6816-PR.pdf

In un mondo deterministico, ogni stato del mondo è impostato dallo stato precedente E in caso di inversione temporale, lo stato diventerebbe la causa dello stato precedente. Così, lo stato più caotico, che si suppone sia prodotto da un processo (figurato) di rimescolamento o di mescolanza, contiene l'informazione necessaria per riportare il sistema al suo stato originale.

Se il mondo non è deterministico ma contiene piuttosto una vera casualità a livello quantistico, allora i sistemi che subiscono trasformazioni caotiche sperimenterebbero la perdita di informazione. In questo caso, l'ordine diventa una questione di grado.

L'universo di fatto non contiene quasi nessuna informazione? Un articolo del 1996 del professore (ora) del MIT Max Tegmark sostiene che l'universo è iniziato in uno stato notevolmente semplice. La complessità apparente è emersa solo quando l'universo si è evoluto e gli esseri umani ne hanno osservato i frammenti.

"In questo articolo, si suggerisce che la maggior parte di questa informazione è meramente apparente, vista dai nostri punti di vista soggettivi, e che il contenuto informativo algoritmico dell'universo nel suo complesso è vicino allo zero."

Se il mondo è in definitiva governato interamente da regole quantistiche, e solo alcune parti sono sperimentate da noi come descritto dall'Interpretazione dei molti mondi della meccanica quantistica, allora l'ordine diventa una questione di definizione: esiste anche ciò che non può essere misurato?