Cos'è il segnale IF?
IF sta per Intermediate Frequency.
Nelle radio analogiche è una frequenza alla quale viene fatta gran parte dell'elaborazione del segnale a radiofrequenza, attraverso amplificatori fortemente sintonizzati.
Non è insolito che le radio avanzate abbiano tre diverse frequenze IF. Ci sono vantaggi nello spostare un segnale ricevuto ad una frequenza alla quale può essere elaborato convenientemente. Ci sono svantaggi, rumore del mixer, e risposte spurie (secondo canale o immagine) e 'birdies' (ricezione di segnali generati dal ricevitore). Ce ne sono altri. Un'attenta progettazione ne elimina la maggior parte.
Il principio può anche essere applicato 'al contrario' e i trasmettitori radio per scopi di comunicazione sono ora per lo più 'ricetrasmettitori' in cui l'elaborazione del segnale per la trasmissione e la ricezione sono fatti dagli stessi circuiti, risparmiando spazio e costi.
Le prime radio erano dispositivi a radiofrequenza accordata (TRF). Tutti i circuiti sintonizzati necessari per separare e amplificare i segnali dovevano essere regolati insieme. Questo era un problema enorme ed era molto difficile da fare bene. Quando il circuito Superhet (Supersonic Heterodyne) fu ideato, risolse la maggior parte dei problemi. La selezione del segnale desiderato è fatta mescolandolo con un segnale generato localmente (LO o oscillatore locale). Il segnale di differenza, all'IF, è poi filtrato (a volte da filtri al quarzo o meccanici) in amplificatori che possono avere una larghezza di banda molto stretta. (Questa non è la "larghezza di banda" del computer, ma la cosa reale, una gamma di frequenze). Questo permette una grande selettività e la capacità di separare le stazioni tra loro e le interferenze. Il circuito superhet ha circa 100 anni e ha sostituito molto rapidamente i ricevitori TRF.
Le moderne tecniche digitali stanno sostituendo la natura dei dispositivi di comunicazione radio. La matematica sta sostituendo gli elementi fisici dei circuiti. Il termine più in voga è SDR, Software Defined Radio.