Perché la rabbia è incurabile?

In senso stretto potremmo ora dire che non è "incurabile al 100%" (vedi Cosa succede quando qualcuno prende la rabbia?)... ma sì, accetto l'esca e accetto che, per scopi pratici, è incurabile. O, per essere più precisi, che ha una mortalità del ~100% dopo (e se) i sintomi neurologici fanno la loro comparsa.

Perché? - La maggior parte delle malattie virali non hanno davvero un trattamento specifico (... e la rabbia non fa eccezione sotto questo aspetto); alcune di esse sono benigne e/o auto-limitate, ma altre non sono affatto benigne (... si pensi all'Ebola): Per molti aspetti è solo "un'altra malattia virale", con le sue caratteristiche peculiari (e, in questo caso, terribili).

Il problema principale sta nella patogenesi della malattia. Il virus della rabbia è neurotropico e viaggia rapidamente dal punto di ingresso, seguendo le vie neurali, nel sistema nervoso centrale. Questo meccanismo, insieme ad alcune "capacità speciali" del virus [EDIT: vedi commenti], lo "nasconde" al sistema immunitario, e gli permette di causare danni neurologici estesi senza un'adeguata risposta difensiva da parte del nostro corpo.

Ecco perché si applica la profilassi post-esposizione: La vaccinazione dopo l'esposizione ha un grande successo nel prevenire la malattia.

Per essere più precisi:

• Prima infetta le cellule muscolari vicino al sito di infezione, dove è in grado di replicarsi senza essere 'notato' dal sistema immunitario dell'ospite.
• Dopo essersi replicato a sufficienza, il virus comincia a legarsi ai recettori esistenti nella giunzione neuromuscolare, e poi viaggia attraverso l'assone delle cellule nervose, raggiungendo rapidamente il Sistema Nervoso Centrale (dove si replica nei motoneuroni) - e alla fine raggiunge il cervello.
• Solo dopo che il cervello è stato infettato, il virus viaggia di nuovo "verso l'esterno" (dal Sistema Nervoso Centrale al sistema nervoso periferico e autonomo) e alla fine migra verso altri tessuti (comprese le ghiandole salivari, dove è pronto per essere trasmesso all'ospite successivo).

Questo è un meccanismo perverso che, in breve, spiega la sua terribile prognosi.