Abe Finklestein è un vero rabbino?
Assolutamente no. In realtà mi sono preso il tempo di ascoltare parte di quella ridicola intervista con il cosiddetto rabbino. Qualsiasi ebreo lo riconoscerebbe come un falso in pochi secondi - è chiaramente solo qualche Klansman o altro suprematista bianco che ha passato un po' di tempo ad esercitarsi su come fingere un accento yiddish. L'accento è il primo indizio: è chiaramente qualcuno che finge un accento da "ebreo della yeshivah". E' un'imitazione abbastanza buona da ingannare qualcuno che non sa fare di meglio, ma neanche lontanamente abbastanza buona da ingannare qualcuno che ha passato del tempo intorno a persone che parlano yiddish. Anche il nome "Abe Finkelstein" non funziona con qualcuno che ha un accento come questo. Se lo avessero chiamato Avrohom Finkelstein, forse, ma non mi convince "Abe". Abe suona come un americano di seconda o terza generazione almeno e quasi certamente moderno ortodosso o conservatore - non Yeshivish o Chassidico. Questo è un accento di un uomo di 90 anni o di un Chassid di Williamsburg (solo che non è abbastanza convincente per passare) e non ho mai incontrato un Chassid che si facesse chiamare "Abe".
Il prossimo grande indizio è il modo in cui il "rabbino" risponde alle domande piuttosto insultanti e umilianti dell'intervistatore. Le sue risposte sono esattamente ciò che un antisemita si aspetterebbe che un ebreo dicesse piuttosto che ciò che un ebreo direbbe realmente - lasciando da parte il fatto ovvio che nessun ebreo che si rispetti andrebbe mai in un programma come questo in primo luogo.
Il terzo indizio è il fatto che il "rabbino" non ha alcuna conoscenza dell'autentico ebraismo ma conferma semplicemente i pregiudizi dell'intervistatore sull'ebraismo con commenti che imitano l'apologetica ma in realtà semplicemente ripetono e rinforzano miti e tropi antisemiti. Per essere un "rabbino", Abe Finkelstein è piuttosto sprovveduto sulle basi del giudaismo.
Questa "intervista" è un patetico pezzo di teatro agitprop volto a cercare di far rivivere un mucchio di bugie medievali sugli ebrei e sul giudaismo. È spregevole e assolutamente spaventoso. Inoltre, non è nemmeno fatto in modo convincente. Dal momento in cui il "rabbino" Abe saluta l'intervistatore con il suo allegro "shalom" (non è qualcosa che un vero rabbino farebbe anche se l'intervistatore non fosse un antisemita apertamente ostile, perché - sorpresa - in realtà non andiamo in giro a dirci "shalom" a vicenda) ho potuto sentire il "falso" urlare per tutto lo spettacolo. Questo è convincente quanto avere un'"intervista" con Padre Seamus O'Leary che ci racconterà con il tipico accento da "folletto irlandese", pieno di "begorrahs" e iniziando con "top o' the mornin' to ye" tutto su come la pedofilia e l'adorazione segreta del diavolo sono al centro del cattolicesimo! Assoluta spazzatura putrida!