C'è un modo per neutralizzare le radiazioni in modo permanente?

Ci sono due idee sbagliate in questa domanda. Sono entrambi comuni.

Il primo è che la domanda dovrebbe riguardare i materiali radioattivi e non le radiazioni che emettono. Le scorie nucleari sono radioattive, ma non sono radiazioni. La radiazione sotto forma di raggi alfa, beta e gamma o particelle è ciò che viene emesso quando i nuclei radioattivi si trasformano spontaneamente in altri nuclei.

La seconda è l'implicazione che le centrali nucleari tendono ad esplodere. C'è stata una centrale nucleare che ha avuto una grave esplosione, ed è stata quella di Chernobyl. Quella era di un progetto che non avrebbe potuto essere approvato nel Mondo Libero. La camera di reazione di quel tipo di reattore risponde agli aumenti di temperatura con un feedback positivo. Più alta è la temperatura, più alto è il tasso di reazione, e più alto è il tasso di reazione, più alta è la temperatura. Questo è semplicemente un design folle!

Tutte le altre centrali nucleari sono sistemi a feedback negativo. Quando le temperature aumentano, i tassi di reazione diminuiscono. Ci possono ancora essere esplosioni chimiche all'interno della camera di reazione se l'idrogeno viene rilasciato e poi si combina in modo esplosivo con l'ossigeno, ma non ci può essere un'esplosione nucleare. Le esplosioni chimiche da idrogeno rilasciato possono essere contenute.

Neutralizzare i materiali radioattivi non è qualcosa che può essere fatto in modo semplice. Le parti di plutonio e di uranio delle scorie delle centrali nucleari possono in linea di principio essere utilizzate in alcuni reattori nucleari avanzati che potrebbero essere costruiti nel prossimo futuro, ma questo processo produce ancora altri materiali radioattivi di scarto.

Il meglio che possiamo fare partendo dai reattori nucleari è progettarli per produrre meno materiale radioattivo, ottenere il materiale con emivite relativamente lunga da trasformare nei reattori e poi seppellire o altrimenti sequestrare le scorie rimanenti o conservarle abbastanza a lungo da renderle molto meno pericolose.

Per quanto questo possa sembrare brutto, confrontatelo con quello che succede con i rifiuti delle centrali a carbone. La maggior parte viene semplicemente spedita nell'atmosfera, e il resto viene tipicamente immagazzinato in aree che a volte si sono rivelate non ben protette. Gli impatti negativi sulla vita e la salute umana sono di molti ordini di grandezza peggiori con le centrali a carbone che con quelle nucleari. Eppure, per qualche motivo, continuiamo a far funzionare le centrali a carbone.