Un monitor a 60Hz dà solo 60fps (nei giochi) anche se è accoppiato con RTX 2080 Ti? È vero?

Tecnicamente no. Se hai 240 fps su un monitor a 60Hz, la scheda sovrapporrà 4 fotogrammi in uno. Quindi hai ancora 240 fps, solo più fotogrammi uno sopra l'altro. E questo può rendere la qualità di ciò che viene visualizzato peggiore che se si limitasse manualmente il framerate a 60 fps. Non sempre, ma può succedere. Fondamentalmente la GPU produrrà il numero di fotogrammi al secondo che il contatore di fps vi mostra. Solo il monitor mostrerà quei frame su un totale di 60x al secondo.

La cosa buona di una scheda veloce è che questa sovrapposizione non ha importanza. Quando 2, 3 o 4 fotogrammi sono prodotti in 1/60 di secondo, quei fotogrammi sono praticamente identici, quindi sovrapporli va bene.

È peggio quando una scheda non può creare 60 fps. Per i monitor 60Hz è fondamentalmente lo standard. Ma se una GPU può fare solo meno di 60fps allora succederà che il monitor si aggiorna da solo prima che venga caricato un nuovo frame. In questo caso si perderà un fotogramma qua e là. Questo è il motivo per cui i 60 fps sono lo standard per un buon gameplay.

Esattamente 30 fps su uno schermo a 60Hz va bene, dato che per ogni frame ci sono 2 cicli di refresh, quindi non si perde nulla, e 30 fps sono giocabili. Anche 20 fps o 15 fps, 1 frame ogni 3 o 4 cicli, può andare bene, più o meno. Ma numeri dispari nel mezzo, e la grafica diventa balbuziente.

Idealmente se avete una scheda che può fare più di 60 fps, e uno schermo con più di 60Hz, volete sincronizzarli, in modo che gli fps corrispondano alla frequenza di aggiornamento. Questo è ciò che fa Freesync o G-Sync.