Capire la differenza tra vendite in sospeso e contratti in corso

Quando si acquista una nuova casa, ci si può imbattere in due frasi che sembrano avere lo stesso significato: “vendite in sospeso” e “contratti in corso”. Sebbene entrambe le frasi indichino che una proprietà ha un acquirente interessato, in realtà hanno significati diversi nel mondo immobiliare.

Vendite in sospeso

“Vendite in sospeso” è un termine usato per descrivere una proprietà che ha un’offerta accettata da un acquirente, ma la vendita non è ancora stata completata. La proprietà non è più attivamente commercializzata per la vendita, ma l’acquirente non ha ancora chiuso l’acquisto. Durante questo periodo, l’acquirente di solito effettua un’ispezione della casa e si assicura un finanziamento. Se tutto va bene, la vendita si concluderà e l’immobile sarà ufficialmente venduto.

Sotto contratto

“Sotto contratto” significa che l’acquirente e il venditore hanno firmato un contratto e concordato i termini della vendita. Di solito questo include il prezzo di acquisto, la data di chiusura e tutte le condizioni che devono essere soddisfatte prima che la vendita possa essere completata. Una volta firmato il contratto, l’immobile viene solitamente tolto dal mercato e non è più disponibile per le offerte di altri acquirenti.

La differenza principale tra le vendite in sospeso e quelle con contratto è il livello di certezza che la vendita sarà completata. Una proprietà che è sotto contratto è molto più vicina alla vendita di una che è in attesa di vendita. Tuttavia, entrambi gli stati indicano che l’immobile è in fase di vendita e non dovrebbe essere commercializzato attivamente ad altri acquirenti.

È importante notare che la terminologia immobiliare può variare a seconda della regione e persino dei singoli agenti immobiliari. Alcuni agenti possono usare “vendita in attesa” e “in corso di contratto” in modo intercambiabile, mentre altri possono usare una terminologia completamente diversa. Se avete domande sullo stato di una proprietà, è sempre una buona idea chiedere chiarimenti al vostro agente.

In conclusione, sebbene “vendita in corso” e “contratto” possano sembrare simili, hanno significati diversi nel mondo immobiliare. La comprensione di questi termini può aiutare a orientarsi meglio nel processo di acquisto di una casa ed evitare confusione o fraintendimenti.

FAQ
Sotto contratto significa la stessa cosa di “in sospeso”?

Nel contesto della gestione di un’attività commerciale, i termini “sotto contratto” e “in sospeso” si riferiscono generalmente a fasi diverse del processo di una transazione immobiliare.

“Sotto contratto” significa che l’acquirente e il venditore hanno firmato un contratto che concorda i termini della vendita, ma la transazione non è ancora stata completata. In genere si tratta di un periodo di tempo durante il quale l’acquirente esegue ispezioni, si assicura il finanziamento e completa qualsiasi altra due diligence necessaria prima di concludere la vendita. Durante questo periodo, la proprietà è solitamente contrassegnata come “sotto contratto” negli annunci immobiliari per indicare che non è più disponibile per la vendita, ma la transazione non è ancora stata completata.

D’altro canto, la dicitura “in sospeso” significa che tutte le condizioni sono state soddisfatte e che la vendita è in fase di completamento. A questo punto, le uniche fasi rimanenti sono in genere il trasferimento della proprietà dell’immobile e l’erogazione dei fondi al venditore. Durante questo periodo, la proprietà è solitamente contrassegnata come “in attesa” negli annunci immobiliari per indicare che la vendita è imminente, ma la transazione non è ancora stata completamente completata.

In sintesi, mentre entrambi i termini “in corso di contratto” e “in sospeso” si riferiscono a fasi del processo di una transazione immobiliare, “in corso di contratto” si riferisce in genere a una fase precedente in cui l’acquirente sta ancora eseguendo la due diligence, mentre “in sospeso” si riferisce in genere a una fase successiva in cui la vendita è quasi completata.

Un venditore può ritirarsi da un contratto in corso?

Sì, un venditore può recedere da un affare in corso, ma ciò può comportare delle conseguenze. I termini dell’accordo, compresi gli imprevisti e le scadenze, devono essere indicati nel contratto di compravendita. Se il venditore non rispetta questi termini, ad esempio non rispettando una scadenza per la consegna dei beni o non rivelando informazioni importanti, l’acquirente può essere in grado di risolvere l’accordo e chiedere un risarcimento danni.

Tuttavia, se il venditore cambia semplicemente idea o riceve un’offerta migliore, può subire un’azione legale da parte dell’acquirente per violazione del contratto. È importante che i venditori considerino attentamente i propri obblighi e impegni prima di stipulare un contratto di compravendita e che comunichino apertamente e onestamente con l’acquirente durante tutto il processo. Se un venditore ha bisogno di ritirarsi da un accordo, deve farlo il prima possibile e in conformità con i termini del contratto per ridurre al minimo le potenziali conseguenze legali o finanziarie.

Le vendite in sospeso vengono mai annullate?

Sì, le vendite in sospeso possono talvolta fallire. Le vendite in sospeso si riferiscono a transazioni immobiliari in cui un acquirente e un venditore hanno concordato i termini della vendita, ma la vendita non è ancora stata finalizzata. Anche se entrambe le parti hanno concordato i termini della vendita, ci sono diversi motivi per cui le vendite in sospeso possono fallire.

Uno dei motivi più comuni è l’impossibilità per l’acquirente di ottenere un finanziamento per l’acquisto. Ad esempio, se la domanda di mutuo dell’acquirente viene respinta, l’acquirente potrebbe non essere in grado di acquistare l’immobile e la vendita potrebbe fallire. Allo stesso modo, se il valore stimato dell’immobile è inferiore al prezzo d’acquisto concordato, l’acquirente potrebbe non essere in grado di ottenere un finanziamento per l’intero importo, con conseguente annullamento della vendita.

Un’altra ragione per cui una vendita in corso può fallire è dovuta a problemi emersi durante il processo di ispezione. Se l’ispezione rivela problemi significativi con l’immobile che l’acquirente e il venditore non riescono a concordare su come risolvere, la vendita può essere annullata.

Infine, anche circostanze impreviste, come un cambiamento nella situazione finanziaria dell’acquirente, un divorzio o un decesso in famiglia, possono far fallire le vendite in corso.

In sintesi, le vendite in sospeso possono fallire per vari motivi, tra cui problemi di finanziamento, problemi durante il processo di ispezione e circostanze impreviste. In qualità di proprietari di un’azienda, è importante essere consapevoli di questa possibilità e disporre di piani di emergenza per ridurre al minimo l’impatto di una vendita annullata.