Comprendere le unità equivalenti: Costo medio vs costo FIFO

Le unità equivalenti sono un concetto chiave della contabilità per il calcolo dei costi di processo. Vengono utilizzate per misurare la quantità di lavoro svolto in un periodo e per calcolare il costo di produzione. Per calcolare le unità equivalenti si utilizzano due metodi: il Costo medio e il Costo primo entrato, primo uscito (FIFO). Entrambi i metodi sono utilizzati per calcolare il costo di produzione, ma si differenziano per il modo in cui calcolano le unità equivalenti.

Costo medio Unità equivalenti

Nel metodo del costo medio, le unità equivalenti sono calcolate prendendo il numero totale di unità prodotte durante il periodo e moltiplicandolo per la percentuale di completamento. Questa percentuale di completamento viene calcolata dividendo la quantità totale di lavoro svolto per la quantità totale di lavoro da svolgere. Ad esempio, se un’azienda produce 10.000 unità durante un periodo e la percentuale di completamento è del 60%, le unità equivalenti saranno 6.000.

Costi FIFO Unità equivalenti

Nel metodo di calcolo dei costi FIFO, le unità equivalenti sono calcolate prendendo il numero di unità completate durante il periodo e aggiungendovi il numero di unità in fase di completamento. Ad esempio, se un’azienda inizia con 10.000 unità nell’inventario iniziale e produce 20.000 unità durante il periodo, e alla fine del periodo 5.000 unità sono ancora in lavorazione, le unità equivalenti saranno 25.000.

La differenza tra il calcolo del costo medio e il calcolo delle unità equivalenti con il metodo FIFO

La differenza principale tra i due metodi è il modo in cui vengono calcolate le unità equivalenti. Il metodo del costo medio calcola le unità equivalenti in base alla percentuale di completamento, mentre il metodo del costo FIFO calcola le unità equivalenti in base al numero di unità completate e al numero di unità ancora in lavorazione.

Un’altra differenza tra i due metodi è il modo in cui calcolano il costo di produzione. Nel metodo del costo medio, il costo di produzione viene calcolato dividendo il costo totale di produzione per il numero totale di unità equivalenti. Nel metodo di determinazione del costo FIFO, il costo di produzione viene calcolato dividendo il costo dei beni presenti nell’inventario iniziale per il numero di unità completate, e poi aggiungendovi il costo dei beni prodotti nel periodo diviso per il numero totale di unità equivalenti.

Conclusione

In conclusione, per calcolare il costo di produzione e le unità equivalenti si utilizzano sia il costo medio che il costo FIFO. La scelta del metodo dipende dalla natura dell’azienda e dal tipo di prodotto realizzato. Il metodo del costo medio è più adatto alle aziende che producono prodotti omogenei, mentre il metodo del costo FIFO è più adatto alle aziende che producono prodotti complessi con diversi stadi di completamento. La comprensione delle differenze tra i due metodi è fondamentale per un’accurata rendicontazione contabile e finanziaria.

FAQ
Come si differenzia il FIFO dall’Avco?

Il FIFO (First-in, First-out) e l’AVCO (Average Cost) sono due metodi di valutazione delle scorte comunemente utilizzati in contabilità. La differenza fondamentale tra FIFO e AVCO sta nel modo in cui determinano il costo dei beni venduti e il valore delle rimanenze finali.

Con il metodo FIFO, i primi articoli acquistati o prodotti sono i primi a essere venduti. Pertanto, il costo del venduto (COGS) viene calcolato in base al costo degli articoli più vecchi del magazzino, mentre il valore delle rimanenze finali si basa sul costo degli acquisti o della produzione più recenti. In altre parole, il costo dei beni venduti è calcolato utilizzando il costo delle scorte più vecchie, mentre le scorte finali sono valutate al costo più recente.

In base all’AVCO, invece, il costo dei beni venduti e il valore delle rimanenze finali sono calcolati considerando la media ponderata di tutti gli articoli di magazzino disponibili nel periodo. Ciò significa che il costo dei beni venduti e il valore delle rimanenze finali si basano sul costo medio di tutti gli articoli del magazzino, indipendentemente dal momento in cui sono stati acquistati o prodotti.

In sintesi, FIFO e AVCO si differenziano per il modo in cui allocano il costo dei beni venduti e il valore delle rimanenze finali. Il FIFO utilizza il costo degli articoli più vecchi per il COGS e il costo più recente per le rimanenze finali, mentre l’AVCO utilizza il costo medio ponderato di tutti gli articoli del magazzino sia per il COGS che per le rimanenze finali.

Quale è meglio il FIFO o la media ponderata?

In contabilità, sia il FIFO (First-In-First-Out) che la media ponderata sono metodi utilizzati per calcolare il costo dei beni venduti (COGS) e valutare le scorte. La scelta tra i due metodi dipende dalla natura dell’azienda e dalle specifiche esigenze di gestione delle scorte.

FIFO è un metodo che presuppone che i primi articoli acquistati o prodotti siano i primi venduti. Ciò significa che il costo dell’inventario più vecchio viene utilizzato per calcolare il COGS e il valore dell’inventario rimanente si basa sul costo dell’inventario più recente. Questo metodo è comunemente utilizzato nei settori in cui gli articoli in magazzino hanno una breve durata di conservazione o in cui il costo del magazzino fluttua rapidamente. Questo metodo è preferito anche in tempi di inflazione, in quanto riflette il maggior costo di acquisto delle scorte.

D’altro canto, il metodo della media ponderata calcola il costo medio di tutti gli articoli in magazzino. Il costo totale delle scorte viene diviso per il numero di unità in magazzino per ottenere il costo medio per unità. Questo metodo è spesso utilizzato nei settori in cui gli articoli in magazzino sono intercambiabili e hanno una lunga durata di conservazione. Questo metodo è preferito anche in tempi di deflazione, in quanto attenua le fluttuazioni del costo delle scorte.

In conclusione, la scelta tra FIFO e media ponderata dipende dall’azienda e dalla natura del magazzino. Il FIFO è preferibile nei settori con scorte a breve durata o in tempi di inflazione, mentre la media ponderata è preferibile nei settori con articoli intercambiabili o in tempi di deflazione.