Significato e Fisiologia del Pianto
«Comunemente questo comportamento è definito riso e pianto spastico. Spesso è dovuto a piccole lesioni vascolari (dei vasi sanguigni, ndr) a livello cerebrale che determinano un’alterazione di alcuni collegamenti nel cervello, nella zona della corteccia». Cosa succede dopo aver pianto? Inoltre, quando piangiamo, il nostro corpo produce un ormone chiamato adrenocorticotropo (ACTH), che regola la gestione dello stress, e le encefaline, un antidolorifico naturale. Anche per questo motivo spesso dopo aver pianto ci sentiamo meglio. Cosa vuol dire quando una persona piange sempre? Se si arriva a piangere sempre, in continuazione, anche durante momenti abitualmente piacevoli (quando si fa l’amore o si ride) si può essere affetti da un disturbo dell’umore.
Quante lacrime si possono versare?
Secondo i ricercatori infatti, tutti insieme, impegnandoci, possiamo rattristarci abbastanza da far fuoriuscire 55 lacrime a testa, sufficienti per riempire una piscina da 50m x 25m x2m che equivale a 2.500.000 litri di acqua.
Strategie per Gestire le Emozioni
Per evitare di piangere bisogna calmarsi. La concentrazione sulla respirazione, come quando si medita, può aiutarti a controllare le emozioni che provi e a ripristinare un senso di pace interiore.
Come riuscire a controllare le proprie emozioni?
3 consigli pratici per gestire le emozioni:
- Riportare la propria attenzione sul problema.
- Non essere eccessivamente focalizzati su se stessi e provare a mettersi nei panni dell’altro.
- Comunicare in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni, ossia essere assertivi.
Descrizione del Pianto
1 Il piangere: un p. di dolore, di disperazione, di rabbia; un p. disperato, inconsolabile, amaro; prorompere, rompere, scoppiare, sciogliersi in p.; uno scoppio di p.; cose che muovono il p.; una voce di p. Dolore profondo, grave afflizione; lutto: tutta la sua famiglia è in p.