Chi esegue l’attività di monitoraggio dei vulcani in Italia?


INGV-Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia

L’INGV è la struttura istituzionale responsabile del monitoraggio e della sorveglianza dei vulcani italiani.

Osservazione dei vulcani italiani

I vulcani della regione campana sono sotto osservazione dall’Osservatorio Vesuviano, che si trova nella sezione dell’Ingv di Napoli.

Attività vulcanica

Il Vesuvio è attualmente in una fase di "riposo attivo" della sua quiescenza, ma la sua attività può essere osservata attraverso la presenza di fumarole all’interno del Gran Cono e lungo le sue pendici.

Formazione del Vesuvio

L’arco vulcanico campano è una linea di vulcani che si sono formati su una zona di subduzione formata dalla fusione delle placche africane ed eurasiatice. Il Vesuvio fa parte di questa linea di vulcani.

Esplosioni dell’Etna

Quando l’Etna esplode, il magma si muove nelle viscere e produce gas, che porta alla fuoriuscita di fontane di lava alte, generalmente tra 500 e 600 metri oltre la sommità del cratere in eruzione.

Altezza dell’Etna

L’altezza dell’Etna cambia spesso. Il Cratere di Nord-Est ha avuto variazioni nel corso del tempo.

Vulcani attivi più pericolosi

I dieci vulcani attivi più pericolosi al mondo includono il Vesuvio, il Teide, il Piton de la Fournaise, il Sakurajima, l’Hekla, il Mayon, il Popocatépetl e il Fuji.

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