Chi gestisce le farmacie comunali?


La gestione di una farmacia pubblica comunale può essere esercitata direttamente dal Comune o tramite società di capitali costituite dal comune e i farmacisti che lavorano presso farmacie comunali.

E’ previsto un quorum di una farmacia ogni 3.300 abitanti. Il numero di farmacie per ciascun Comune è sottoposto a revisione entro il mese di dicembre di ogni anno in base alle rilevazioni Istat sulla popolazione residente.

Una divisione tra farmacia e medicina s’inizia nel secolo VIII per opera degli Arabi. La prima farmacia pubblica fu aperta in Baghdād al tempo del califfo al-Mansūr; la prima farmacia ospedaliera sarebbe quella dell’ospedale del Cairo, fondata nell’873.

La farmacia dei servizi è un’evoluzione dell’attività professionale nell’ambito delle cure primarie. L’attività di dispensazione dei farmaci può essere affiancata da una serie di servizi correlati alla salute e alla prevenzione.

Il dispensario annuale viene affidato al titolare di una farmacia, privata o pubblica, con preferenza per il titolare più vicino. In caso di rinuncia può essere gestito dal Comune. Il dispensario non è dotato di autonomia gestionale, per cui deve essere condotto come un’unica azienda con la farmacia che lo gestisce.

  • Totale nazionale farmacie: 19.331.
  • Farmacie private: 17.656.
  • Farmacie pubbliche: 1.675.
  • Numero di abitanti per farmacie: 3.129.

Per legge la distribuzione territoriale delle Farmacie è effettuata seguendo precisi criteri demografici. È possibile aprire una Farmacia ogni 3.300 abitanti con l’eventualità di aprirne una ulteriore se la popolazione eccedente supera il 50% del numero di abitanti stabilito.

Etimologia: dal gr. pharmakéia ‘medicina, rimedio’, da phármakon ‘farmaco’; nel sign. di ‘locale per la vendita dei medicinali’, dal fr. pharmacie.

Lascia un commento