Chi sono i germanici detti anche barbarici?


Società dei barbari

Il potere è gestito direttamente dalla classe dei guerrieri, tra i quali viene scelto il re, ossia il capo supremo a cui spettano le decisioni più importanti.

Evoluzione della lingua italiana

La svolta decisiva per l’evoluzione della lingua italiana avvenne nel dodicesimo secolo, grazie allo sviluppo economico, quando questa forma venne introdotta nell’ambiente mercantile come lingua scritta per sostituire il latino classico.

Diffusione della lingua italiana

La lingua italiana si è evoluta nel corso del tempo secondo un processo lungo e graduale, che inizia alla fine della caduta dell’Impero Romano, nel quinto secolo.

I Romani chiamavano "Barbari" tutti quei popoli che vivevano al di fuori dei loro confini, questi popoli venivano considerati incivili e rozzi. Essi venivano nel Nord Europa: oltre il Reno c’erano i Vandali, Alemanni, i Franchi e i Burgundi. Oltre il Danubio c’erano: Visigoti, Unni e gli Ostrogoti.

Il fiorentino, che all’inizio è solo un volgare fra gli altri e non il più importante, si afferma tra il secondo Duecento e il Trecento come il volgare di maggiore prestigio, che sarebbe poi diventato la base della lingua letteraria italiana, grazie anche a ➔ Dante, ➔ Francesco Petrarca e ➔ Giovanni Boccaccio.

Fino ad allora, il latino è stato diffuso e imposto lungo tutto l’Impero come “madre franca”, o come lingua condivisa. Il volgare, nato alla fine dell’Impero come lingua del popolo, intorno all’anno mille diventa la lingua del commercio e della propaganda religiosa, ma solo a partire dal XIII secolo si impone come lingua letteraria (e quindi scritta). Da qui nascerà la lingua italiana.

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