Dormire in volo: una curiosità sugli uccelli
Secondo i ricercatori del Max-Planck-Gesellschaft, gli uccelli dormono in volo utilizzando sia un singolo emisfero, in alternanza, che entrambi senza perdere l’orientamento.
Perché i gabbiani urlano?
L’estate al mare ha una colonna sonora fatta di urla di gabbiani, gran schiamazzatori in grado di variare richiami e performance sonore.
Salutano e ridacchiano da mattina a sera, senza disdegnare l’alba (mica vanno in ferie, loro).
Dove e come dormono gli uccelli
Gli uccelli schiacciano pisolini mentre sono in volo, ma lo fanno in modo singolare: come i delfini dormono con una metà del cervello alla volta e più raramente con tutte e due, per tenere sempre un occhio aperto in modo da evitare collisioni e mantenere la giusta rotta.
I nidi utilizzati come rifugio per dormire vengono definiti posatoi: alcune specie riutilizzano i loro stessi nidi dopo che i pulcini si sono involati, ma alcuni uccelli come il garrulo testanera (Rhopocichla atriceps) costruiscono strutture appositamente dedicate al riposo.
I colibrì entrano in stato di ibernazione durante la notte, abbassando la loro temperatura corporea a meno di 4 gradi centigradi, nel tentativo di preservare l’energia per poi usarla durante il giorno.
La pinguecola
La pinguecola è una formazione degenerativa di tipo benigno che colpisce la congiuntiva dell’occhio. Si presenta come una piccola escrescenza di colore bianco o giallastro, più o meno sporgente a seconda dell’avanzamento della patologia stessa.