Il Piano Velico della Caravella
Si è detto che il piano velico della Caravella era essenzialmente composto da vele latine. Generalmente a 4 alberi con vele quadre all’albero di trinchetto, e gli altri tre con vele latine, con alti castelli a prua e a poppa, la sua forma di scafo non era molto dissimile dai grandi galeoni dell’epoca.
La Vita a Bordo
Chi comandava la pinta? Vicente era il capitano della Niña insieme a suo fratello Francisco, che ne era il timoniere. Il fratello maggiore Martín Alonso, invece, comandava la Pinta. Di conseguenza,, dove dormivano i marinai? Tutti sanno che i veri marinai dormono nelle amache, fa parte dell’iconografica marittima. Tuttavia, le amache furono introdotte in Europa circa cinquecento anni fa. Prima di allora, i marinai dormivano nelle cuccette o in coperta, e a volte soffrivano di forti dolori alle ossa proprio per questo.
Approvvigionamenti
Cosa mangiava Cristoforo Colombo sulla nave? Le provviste del capitano erano invece le seguenti : formaggio, pepe, uva passa, chiodi di garofano, zucchero, acquavite, zenzero, prugne, lardo, marmellata, mandorle, cinnamomo, vino, riso. Comunque il cibo non solo scarseggiava ma andava anche a male spesso.
Bevande a Bordo
Cosa bevevano i marinai? Nella storia della marineria si sa l’acqua veniva portata a bordo in barili, ma sviluppava rapidamente alghe e diventava melmosa. L’acqua stagnante veniva addolcita con birra o vino per renderla gradevole al palato, il che significava altri barili soggetti a deterioramento.
Scoperta di Guanahani
Si può anche chiedere:, cosa è successo il 12 ottobre 1492? Il, dopo sessantanove giorni di navigazione, Cristoforo Colombo gettava l’ancora della sua caravella, la Santa Maria, presso l’isola Guanahani (futura isola di San Salvador).
Scopo del Diario di Viaggio
Per quale motivo Colombo decide di tenere un diario di viaggio? Il giornale doveva rappresentare il resoconto del viaggio da mostrare ai finanziatori, i re di Spagna, al suo ritorno e presentare ciò che era stato scoperto e reclamato dalla Spagna. Il secondo obiettivo era portare una lettera al Gran khan, una volta raggiunte le Indie, e di stabilire rapporti diplomatici.