Come nacque l’espressione poeti maledetti?


Vita e opere di Giosuè Carducci

Senza le ombre che l’hanno generata, la Ville Lumière, culla dell’arte, degli ideali, dei conflitti e dei poeti, perderebbe tutta la sua luce. Il poeta Paul Verlaine (1844-1896) ha inventato il termine per battezzare i suoi amici e colleghi Tristan Corbière, Arthur Rimbaud e Stéphane Mallarmé.

Biografia di Giosuè Carducci

Giosue Carducci, poeta italiano nato nella Val di Castello nella Versilia nel 1835 e morto a Bologna nel 1907. È cresciuto in un ambiente "selvatico" nella Maremma toscana, dove il padre, Michele, un liberale originario di Carbonia, lavorava come medico. Si laureò a Pisa nel 1856 dopo aver visitato Firenze e Pisa.

L’ispirazione di Carducci e le sue opere

Giosuè Carducci si ispira nelle sue poesie dall’idea che "l’amore per la patria prevalga su tutto". A questo si aggiungono un’amore incondizionato per la vita, l’amore per il bello e la natura nelle sue espressioni più autentiche.

Dopo la laurea con il massimo dei voti, insegna retorica al Tedesco al liceo di San Miniato. Le nozze furono tenute in modo semplice con Elvira Menicucci, figlia di Francesco Menicucci e figliastra di Anna Celli, sorella della madre Ildegonda. Con lei avrà due figli e tre figlie. Francesco morì subito dopo essere nato, Dante morì a soli tre anni nel 1870, Bice, Laura e Libertà.

Gabrile D’Annunzio è uno dei più importanti sostenitori del decandentismo in Italia. Il decadentismo è un movimento artistico e letterario che si oppone al postitivismo razionale.

Le opere più significative di Giosuè Carducci includono poesie come "Il bove," "Virgilio," "Funere mersit acerbo," "Traversando la Maremma toscana," "Pianto antico," "San Martino," "Idillio maremmano," "Davanti San Guido," "La Leggenda di Teodorico," "Il comune rustico," "Sui campi di Marengo," "Faida di comune" e "Maggiolata."

Il poeta italiano famoso Giosue Carducci, premiato con il premio Nobel per la letteratura nel 1906, è nato a Valdicastello, una frazione del Comune di Pietrasanta. I suoi genitori sono Michele, un chirurgo che lavorava nella zona, e Ildegonda Celli.

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