Molluschi Bivalvi e Consumo Responsabile
Il mitilo o muscolo (Mytilus galloprovincialis Lamarck, 1819), Regolamento (CE) N. 1638/2001 e Regolamento (CE) N. 216/2009), è un mollusco bivalve ed equivalve. I mitili vengono chiamati comunemente in Italiano regionale anche cozze, muscoli, peoci, pedoli, móscioli, a seconda della zona geografica.
I Molluschi Bivalvi vanno consumati crudi solo quando si è certi della loro provenienza. I Molluschi Bivalvi o Lamellibranchi sono cozze, vongole, telline e ostriche; come dice la parola stessa hanno una conchiglia costituita da due valve, incernierate, e branchie a lamelle. Di conseguenza, chi non deve mangiare le cozze? Si consiglia, infatti, di consumare non troppo frequentemente questi molluschi, dato che, per alimentarsi, le cozze filtrano l’acqua e contengono, se prese dal mare, delle quantità di sodio troppo elevato per chi soffre di ipertensione.
Sintomi di Intossicazione Alimentare
Anche la domanda è: come capire se le cozze ti hanno fatto male? Se avvertite un sapore nauseante in bocca, a metà tra il ferroso e l’alcolico, potreste aver ingerito delle cozze non perfettamente depurate. Se a questo si aggiungono crampi allo stomaco, dissenteria, febbre accompagnata da brividi di freddo, l’ipotesi diventa sempre più concreta. Come capire se si ha un’intossicazione alimentare? I sintomi da intossicazione alimentare possono manifestarsi poche ore dopo aver mangiato il cibo contaminato, ma anche qualche giorno dopo. I primi sintomi che si manifestano sono: forte nausea, vomito, dissenteria, mal di stomaco, crampi addominali, mal di testa, vertigini, inappetenza.
Il Bisso delle Cozze
Il bisso è una fibra tessile di origine animale, una sorta di seta naturale marina ottenuta dai filamenti secreti da una specie di molluschi bivalvi marini (Pinna nobilis) endemica del Mediterraneo e volgarmente nota come nacchera o penna, la cui lavorazione è stata sviluppata esclusivamente nell’area mediterranea[1].