Come si sceglie un interruttore differenziale?


Valore della componente alternata della corrente differenziale

È il valore della componente alternata della corrente differenziale che l’interruttore può stabilire, portare ed interrompere nelle condizioni stabilite dalle norme. Secondo le norme, 10I n o 500 A dovrebbero avere il valore minimo.

Funzionamento dell’interruttore magnetotermico e differenziale

Affinché l’impianto elettrico sia conforme alle norme e sottoposto a controlli regolari, il magnetotermico differenziale è fondamentale. In caso di guasto, l’interruttore scatta. Per riattivarlo, devi premere prima il pulsante dell’interruttore differenziale e poi quello dell’interruttore magnetotermico.

Determinare l’amperaggio differenziale appropriato

Dividi la potenza in proporzione alla tensione. Il risultato mostrerà l’amperaggio, che è la quantità di corrente elettrica che percorre il dispositivo. Ad esempio, se un dispositivo con una potenza di 150 watt viene collegato ad un circuito da 120 volt, avrà una corrente di 1,5 A.

Interruttori differenziali per diversi elettrodomestici

Gli interruttori differenziali di tipo F sono progettati per evitare contatti indiretti in apparecchi utilizzatori dotati di inverter monofase come pompe di calore e lavatrici. I nuovi interruttori differenziali puri tipo F Hager offrono la protezione ideale per ogni tipo di applicazione, inclusi lavatrici e condizionatori fissi con inverter monofase.

Interruttori differenziali di tipo B

Gli interruttori differenziali di tipo B funzionano bene in presenza di circuiti non lineari che producono corrente di guasto a terra ad alta frequenza e/o con elevata componente continua (oltre 6 mA, nota 3).

Tipologie di correnti differenziali

I quattro tipi di correnti differenziali (di guasto) sono stati definiti a livello normativo e internazionale in base alla capacità degli interruttori differenziali di intervenire in modo appropriato in funzione delle varie tipologie di correnti differenziali.

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