Come terminò l’anarchia militare del 69?


Invasioni nel III secolo

Le invasioni barbariche del III secolo (212-305) costituirono un periodo ininterrotto di scorrerie all’interno dei confini dell’impero romano, condotte per fini di saccheggio e bottino da genti armate appartenenti alle popolazioni che gravitavano lungo le frontiere settentrionali: Pitti, Caledoni e Sassoni in Britannia

Popoli minaccianti dell’impero romano

Questi erano popolazioni nomadi o seminomadi che a partire dal III secolo cominciarono a oltrepassare i confini per penetrare nei territori dell’impero e farvi razzie, cioè procurarsi con la forza cibo e animali. Anche a sud-est il confine era minacciato dai Persiani, guidati da una nuova di- nastia di re, i Sasanidi.

Invasione della Gallia

Nell’inverno del 406-407 la frontiera posta lungo il fiume Reno fu oltrepassata da Vandali e Burgundi che penetrarono in Gallia. I Burgundi riuscirono a stanziarsi in modo fisso nella Gallia centro-meridionale, mentre i Vandali si spostarono fino a stabilirsi nelle province romane del nord Africa.

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