Cosa si usava al posto del preservativo?


Storia ed evoluzione del preservativo

Il perizoma indossato dai lavoratori egizi e greci era molto scarno, a volte consistente di poco più di una copertura per il glande del pene. Inclusi curiosi "cappucci" in crine di mula. Impermeabile inglese, cappello notturno, guanto di dama, gomma, vescica, peau divine (“pelle divina”) o baudruche (“palloncino”)… Di nomi, il preservativo, ne ha avuti davvero tanti.

Nascita del marchio Durex

Il marchio Durex nasce a Londra, nel 1929, grazie a L.A. Jackson che già nel 1915 aveva creato una specie di piccolo ingrosso di preservativi, la London Rubber Company. L’azienda inizialmente vendeva i preservativi importati dalla Germania ai barbieri Inglesi, poiché a quei tempi erano ancora “affari per uomini”.

Utilizzo e tipologie dei preservativi

Quando utilizzato correttamente, il preservativo garantisce comunque un’efficacia sorprendente: dal punto di vista teorico, il metodo offre una protezione da gravidanze poco gradite e malattie veneree prossima al 99.9%. I preservativi maschili sono tipicamente realizzati in lattice e meno frequentemente in altri materiali, dal poliuretano all’intestino di agnello. Una volta estratto il nostro profilattico dalla busta, tenetelo in mano (senza dimenticare di avere le mani pulite!), per capire quale sia il lato corretto: il lato dove si trova la punta, il serbatoio del preservativo, deve essere sempre rivolto verso l’esterno.Una curiosità su quest’ultima definizione: pare che derivi dal nome del bolognese Franco Goldoni, fondatore della ditta Hatù; qualcuno, però, sostiene che il termine sia riconducibile ai condom americani Gold One, utilizzati dai soldati Usa durante la seconda guerra mondiale.

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