Dante e i Consiglieri Fraudolenti
Dante lo colloca fra i consiglieri fraudolenti dell’VIII Bolgia dell’VIII Cerchio dell’Inferno, dedicandogli buona parte del Canto XXVI. Il poeta nota che una delle fiamme in cui sono avvolti i dannati ha due punte e ne chiede spiegazione a Virgilio.
Ulisse e Diomede nella Ottava Bolgia
Virgilio risponde che all’interno ci sono Ulisse e Diomede, che condividono la pena per l’inganno del cavallo di Troia, il raggiro che sottrasse Achille a Deidamia e il furto della statua del Palladio.
Paolo, Francesca e i Lussuriosi
Cosa distingue Paolo e Francesca dagli altri lussuriosi? Il personaggio di Francesca parla in prima persona e indica un personaggio muto, il suo amante. Paolo non parlerà mai ed è a sua volta uno specchio di Dante.
Qui sta Minosse orribilmente e ringhia di rabbia: egli è il giudice infernale (da Omero in poi), che giudica i dannati che gli si parano davanti, attorcigliando la sua coda attorno al corpo tante volte quanti sono i cerchi che i dannati dovranno scendere per ricevere la loro punizione.
Si racconta che la sua morte sarebbe avvenuta nel castello di Scorticata (odierna Torriana) per mano di Gianciotto, che egli aveva ucciso, insieme alla propria consorte Francesca.
I due spiriti si staccano dalla schiera di anime e volano verso di lui, come due colombe che vanno verso il nido: sono un uomo e una donna, e quest’ultima si rivolge a Dante ringraziandolo per la pietà che dimostra verso di loro.