Visione della natura nel pessimismo storico
Nello Zibaldone, scrive Leopardi: La natura è in contrasto con la ragione: La ragione è piccola rispetto alla natura. La sua elaborazione del concetto di "pessimismo storico" è il risultato di questa riflessione. Di conseguenza, come cambia la visione della natura nel periodo cosmico di pessimismo? In questo momento, la natura non è più vista come una madre generosa e provvidente, ma più come un meccanismo crudele che non si preoccupa della sorte delle sue creature; è un meccanismo crudele in cui la sofferenza e la distruzione degli esseri è la legge fondamentale.
Per Leopardi, all’inizio, l’infelicità umana non dipende dalla natura, che non dà la felicità all’uomo da sola, ma solo dalle illusioni che lo spingono a sopportare l’infelicità della vita. Qual è la definizione di pessimismo sia storico che cosmico? Leopardi è pessimista sulla storia e ha una visione conclusionale della natura: Il bene delle sue creature è ciò che la natura-madre benigna fa. Al contrario, il pessimismo cosmico rende la visione più meccanica e materialistica.
Fasi del pessimismo dei Leopardi
Gli esperti hanno classificato il pessimismo leopardiano in quattro fasi: "pessimismo cosmico", "pessimismo storico", "pessimismo individuale" e, infine, una fase finale di "pessimismo eroico".
Metafore significative e opere principali
Quali versi indicano l’età di Silvia? Le metafore più significative includono: "il fiore degli anni tuoi" (v. 43), che si riferisce alla giovinezza; e "cara compagna dell’età mia nova" (v. 54), per rappresentare la "speranza" e, di conseguenza, le aspettative per il futuro.
Quali opere di Leopardi sono considerate più significative? Le poesie più significative di Leopardi includono Lo Zibaldone, gli Idilli (L’infinito, La sera del dì di festa, Alla luna…), Operette morali, A Silvia, La quiete dopo la tempesta, Il sabato del villaggio, Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, La ginestra o il fiore del deserto e Il passero solitario.
Sentimenti di Leopardi
Leopardi vede questa idea come un motivo di tristezza e pessimismo perché sente i limiti della natura umana, chiusa nella prigione della materia, in contrasto con la sua naturale aspirazione all’assoluto e all’infinito.