Perché il modello della città romana si diffuse in tutto l’Impero?


Vita urbana romana e le città dell’impero

I Romani diffusero la vita urbana in territori dove mai essa era apparsa e vollero che le città, in ogni angolo dell’impero, avessero alcune caratteristiche simili. Quello che importava era che la città si imponesse come centro del territorio circostante, riuscendo ad attirare i maggiori proprietari e le aristocrazie.

Persone sacre nella religione romana

Sacerdoti appartenenti all’ordine senatorio: il re dei sacrifici e la regina dei sacrifici, i pontefici, i settemviri epuloni, le vestali, i flamini, gli auguri, i quindecenviri dei sacrifici, gli arvali, i sodali Tizi, i feziali, i salii, il curione massimo, i pontefici del Sole, la damiatrice (sacerdotessa della Bona).

Simboli della religione romana

I Signa più importanti furono: l’aquila, la lupa, il manipolo, il leone, il cinghiale e la pantera. L’Aquila imperiale ad ali spiegate, con il capo volto a destra era l’emblema dell’Impero Romano. L’aquila bicefala, anch’essa romana, esprimeva la riunione dei due imperi romani d’occidente e d’oriente.

Dei principali di Roma

Dodici furono gli Dei principali di Roma: Apollo, Cerere, Diana, Giove, Giunone, Marte, Mercurio, Minerva, Nettuno, Venere, Vesta e Vulcano. Apollo fu importato dalla religione greca senza alcun corrispondente romano. Era Dio della musica, della poesia, della guarigione e della profezia.

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