Il Classicismo Romantico di Leopardi
Quello di Leopardi possiamo definirlo un "classicismo romantico". Ciò che lo differenziava era che l’antichità classica non era più un valore autonomo, quanto piuttosto un mezzo per recuperare una smarrita condizione umana, all’insegna del naturale, del fanciullesco, del primitivo.
Caratteristiche del Romanticismo
Come reazione all’Illuminismo e al Neoclassicismo, cioè alla razionalità e al culto della bellezza classica, il Romanticismo contrappone la spiritualità, l’emotività, la fantasia, l’immaginazione, e soprattutto l’affermazione dei caratteri individuali d’ogni artista.
L’Infinito e la Provvidenza del Romanticismo
L’infinito per i romantici è l’infinito che, con processo dialettico limitandosi nella forma, crea la vitalità spirituale, il nucleo intenso e sostanziale dell’opera d’arte. La Provvidenza manzoniana si manifesta nel fatto che la sventura fa maturare in essi più alte virtù e consapevolezza.
Alessandro Manzoni ha una concezione pessimistica, poiché l’uomo è responsabile della sofferenza degli altri uomini e sa che compiendo determinate azioni fa soffrire i suoi simili.
La Provvidenza secondo Manzoni è una conferma dell’ aiuto divino, che spinge ciascuno a sperare, ad avere coraggio, a non arrendersi mai di fronte ai pericoli e alle difficoltà.
La presenza della fede e della provvidenza divina è rintracciabile all’interno di diversi avvenimenti nel romanzo: la presenza di Lucia nella mente di Renzo e di Don Rodrigo, la scena di Ludovico e la folla, il tentato rapimento di Lucia, l’avventura di Renzo a Milano e Renzo e Lucia che sfuggono alla peste.
Nel I Promessi Sposi troviamo una società chiaramente impregnata di morale cristiana: la verginità prima del matrimonio, sia per gli uomini che per le donne; matrimonio per la vita, benedetto dalla Chiesa; la vita familiare come la logica conseguenza del matrimonio.