Quali sono le parole chiave della poetica d Annunziana?


Estetismo e sensazione

Estetismo (da aistesis, in greco sensazione), la parola chiave della poetica dannunziana, si esprime in tre forme. Estetismo è in primo luogo culto della sensazione, cioè esaltazione di ciò che ricade nella sfera dei sensi, della corporeità, dell’istinto.

Poetica di Pascoli

La poetica di Pascoli si basa principalmente su quanto esposto dal poeta stesso nel saggio “Il fanciullino”, in cui Pascoli sostiene che dentro ogni uomo è nascosto un fanciullino in grado di provare meraviglia e stupore e di scoprire, pertanto, i misteri che si nascondono in ogni cosa.

Opere più importanti di D’Annunzio

  1. Primo vere (1879)
  2. Canto novo (1882)
  3. Intermezzo di rime (1884)
  4. Isaotta Guttadauro, poi L’Isottèo e la Chimera (1886)
  5. Elegie romane (1892) e Poema paradisiaco (1893)
  6. Il decadentismo: il poeta veggente.

Caratteristiche del crepuscolarismo

I crepuscolari tendono a ridurre la poesia a prosa e cercano un verso che, pur mantenendo il ritmo poetico, rompa con la metrica tradizionale e rimanga nell’ambito della prosa. Questo desiderio di un linguaggio prosastico e privo di ogni forma aulica e classicistica conduce alla piena affermazione del verso libero.

Significato della maschera per Pirandello

La maschera è un tipico oggetto di scena nel teatro ma, nella concezione pirandelliana, essa può essere anche quell’identità che ogni individuo sceglie e nelle quali si immedesima, per poter interpretare il suo corretto ruolo all’interno della società.

Visione dell’uomo da parte di Pirandello

Noi siamo convinti di essere "uno" per noi stessi e per gli altri, mentre siamo tanti diversi individui a seconda della visione di chi ci guarda. ciascuna di queste "forme" viene definita una "maschera", priva di volto, non c’è nessuno, per cui un’istante più tardi non siamo più quelli che eravamo prima.

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