La sofferenza negli animali
La sofferenza è un attributo anche degli animali. Tutti coloro che consumano carne lo fanno probabilmente perché pensano che sia la cosa più naturale al mondo.
Perché l’uomo non è un carnivoro?
A causa dei cambiamenti ambientali, è stato portato a cacciare e a nutrirsi di carne nel corso della storia, ma le nostre origini non sono di uomini carnivori o onnivori. Per i non carnivori, la lunghezza del tratto intestinale è un problema. Fisiologicamente, l’uomo è più simile agli animali carnivori come tigri e leopardi, che agli animali da pascolo e da foraggio come scimmie, elefanti e mucche.
Animali onnivori e anfibi
Il termine "animale onnivoro" si riferisce a un animale che si nutre principalmente di piante e altri animali. Il suo corpo è in grado di digerire entrambi i tipi di alimenti, poiché non è limitato alla carne. Le rane, i rospi, le raganelle, le salamandre, i tritoni e le cecilie sono tutti anfibi. La parola "anfibio" deriva dalla fusione delle parole greche "doppio" e "vita", poiché gli anfibi dipendono sia dall’acqua che dalla terraferma per vivere.
Specie di anfibi e loro diffusione
In Italia esistono 42 specie di anfibi, mentre nel mondo ci sono circa 4.000 specie. Le specie più comuni includono la rana italica (Rana italica) e il rospo comune (Bufo bufo), che vivono principalmente nelle valli più fredde e sono sempre legati all’acqua.