Che cosa rappresenta la selva oscura?


Il buio della selva è la figurazione della perdita della ragione, cioè della possibilità di scegliere, e di scegliere il bene, cioè Dio. Gli occhi sollevati verso il colle illuminato dal sole, sono la richiesta di aiuto alla grazia divina già espressa, con la stessa, immagine, nel Salmo 121.

Argomento del Canto Dante si smarrisce nella selva oscura. Incontra le tre fiere: lonza, leone, lupa. Viene soccorso da Virgilio, che lo guiderà in un viaggio attraverso Inferno e Purgatorio, mentre Beatrice lo guiderà in Paradiso. Profezia del veltro.

Nella selva Dante incontra 3 belve, ciascuna simbolo di un peccato: la lonza, rappresentante la lussuria; il leone sinonimo di superbia e la lupa di avarizia. Dante è spaventato per quest’incontro ma in suo aiuto arriva il poeta latino Virgilio (allegoria della ragione).

Ma la datazione al 1300 è un aspetto che non può essere messo in discussione : innanzitutto perché è anno di Giubileo, dunque dotato di una connotazione particolarmente solenne; poi per l’accenno di Paradiso XXXII,2, che ricorda come la visione di Beatrice si sia realizzata dieci anni dopo la sua morte; per tutti Si può anche chiedere:, come mai dante si trova nella selva oscura? È il luogo simbolico in cui Dante si smarrisce all’inizio del poema (Inf., I, 1 ss.), allegoria del peccato in cui ogni uomo può perdersi nel suo cammino durante questa vita. Dante la descrive come selvaggia, aspra e forte, tanto amara che la morte lo è poco di più. Tenendo conto di questo,, quali animali incontra dante quando esce dalla selva oscura?

Il termine lonza (dal latino lunceam, derivato da lyncem, accusativo di lynx, dal greco antico λύγξ, lýnx, «lince»), ai tempi di Dante Alighieri, indicava un felino, presumibilmente la lince o forse il leopardo.

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