Motivazioni per l’ingresso dell’Italia nella prima guerra mondiale
Quindi il motivo per cui l’Italia entrò in guerra era quello di acquisire nuovi territori, completare il risorgimento e mettersi al pari delle potenze tradizionali.
Triplice Alleanza e la scelta dell’Italia
La decisione di optare per la Triplice, nonostante il forte sentimento anti-austriaco italiano, fu determinata dagli accordi che le potenze europee stipularono allaConferenza di Berlino del 1878 con la quale posero fine alla Questione Orientale e iniziarono la “spartizione del 10 giu 2011
Gli Interventisti e le motivazioni per entrare in guerra
Gli Interventisti erano costituiti da diversi gruppi politici o culturali. I Nazionalisti volevano che l’Italia conquistasse le terre italiane ancora sotto il dominio straniero, e consideravano la guerra strumento necessario per l’affermazione del prestigio italiano.
Divisione dell’Italia durante la seconda guerra mondiale
Nel 1943 l’Italia fu divisa in due: centro-meridonale: occupato dai Tedeschi, diventò una Repubblica Sociale Italiana (RSI).
Fine della seconda guerra mondiale per l’Italia
In Italia, gli scioperi del marzo 1943, il bombardamento di Roma del luglio e la caduta, nello stesso mese (25.7.1943), del fascismo, fanno precipitare la situazione. Il paese è al tracollo, la guerra è persa su ogni fronte e l’Italia si arrende: il 3 settembre viene stipulato l’armistizio con gli Alleati.
Divisione dell’Italia dopo l’armistizio
Intanto L’Italia si trovò spezzata in due: il Centro-nord era controllato dall’esercito tedesco, il Sud dalle truppe anglo-americane.
Esito della prima guerra mondiale per i vincitori
I vincitori della prima guerra mondiale appartengono alla Triplice Intesa: Gran Bretagna, Russia e Francia, a cui si aggiunsero successivamente anche l’Italia e gli Stati Uniti. Vengono sconfitti gli imperi centrali (austro-ungarico e germanico).