Sepoltura nel Paleolitico
Il corpo del defunto veniva deposto in posizione rannicchiata o supina dentro una fossa scavata all’interno delle caverne. A volte il corpo era cosparso di ocra rossa. Nella fossa venivano deposte ossa, denti di animali, fiori, conchiglie, cibo e altri oggetti.
Vita quotidiana nel Paleolitico
Nel Paleolitico l’intera giornata era dedicata alla ricerca del cibo. Gli uomini cercavano di procurarsi della carne, mentre le donne curavano i figli e raccoglievano erbe, semi, frutta, radici e tuberi.
Lavorazione della pietra nel Neolitico
La lavorazione comporta una prima sagomatura del supporto di partenza tramite una sommaria scheggiatura, poi da una picchiettatura o bocciardatura, a cui segue la rifinitura finale per mezzo della levigatura, operata attraverso un lungo e paziente sfregamento del pezzo sbozzato su un piano di arenaria costantemente
Materiali e tecniche
Quale pietra? Le pietre migliori per la scheggiatura sono quelle composte da materiale fine, uniforme, possibilmente privo di fratture e fragile, come ossidiana e quarzite.
Religiosità e morte
La religiosità dell’uomo preistorico si evidenzia maggiormente nel suo rapporto con la morte. Il defunto non è visto come morto del tutto, ma immerso in un sonno profondo e momentaneo che lo porterà, successivamente, a risvegliarsi.
Età dei metalli
Comprende l’età del rame (5000-3000 a.C.), l’età del bronzo (3000-1100 a.C.) e l’età del ferro (a partire dal 1100 a.C.). L’età dei metalli fu preceduta dall’età della pietra (suddivisa in paleolitico, da 3 milioni a 10 000 anni a.C., mesolitico dal 10000 all’8000 a.C., e neolitico dall’8000 al 3000 a.C.).