In epoca romana, il Rubicone segnò il confine tra l’Italia e la provincia della Gallia Cisalpina, rappresentando una barriera per gli eserciti romani.
Il 10 gennaio del 49 a.C., Giulio Cesare sfidò le leggi passando il Rubicone con le sue truppe, disobbedendo agli ordini del Senato romano.
Marco Giunio Bruto, tra i promotori della congiura contro Cesare, fu coinvolto nell’uccisione di quest’ultimo nel 44 a.C.