Perché il disegno digitale è più difficile del disegno su carta?

Il disegno digitale NON è disegno; piuttosto è la manipolazione di programmi (APP) ed effetti assortiti. Si impara ad usare il programma, non a disegnare di per sé.

Le ragioni per cui il disegno vero e proprio, cioè matita o carboncino, inchiostro ecc. su carta, sembra più facile è perché il prodotto, un disegno, è direttamente collegato all'attività motoria grossolana e fine diretta e immediata. C'è un feedback tattile diretto con l'atto di fare un segno, ma anche un input uditivo sotto forma di suoni dello stilo che si muove sulla superficie, c'è la propriocezione interna (cioè sensazioni kinesiologiche di sé e di orientamento relativo nello spazio). Si sente come ci si sente a fare quel segno mentre contemporaneamente lo si vede e persino l'odore della carta, della grafite, ecc.

Tutti questi elementi combinati servono a espandere le connessioni sinaptiche - quella rete neurale, o hardwiring che comunica l'attività tra molte aree cerebrali.

A prescindere dalla loro ipotetica sofisticazione, nessun dispositivo digitale corrisponde assolutamente alla complessità e alla sfumatura dei processi creativi umani, dove sia la capacità che i limiti dell'anatomia e della fisiologia umana diventano parte di quel processo creativo. Infatti, il dispositivo digitale è in realtà un muro che separa per sempre l'artista dall'arte stessa. (vedi gradi di separazione) Il dispositivo digitale è ciò che viene manipolato, che a sua volta fabbrica l'arte ipotetica.

Quindi l'interrogante qui non è incompetente a disegnare, piuttosto non è abile ad usare il dispositivo digitale che a sua volta sta manipolando gli elettroni che scorrono attraverso i circuiti del dispositivo per creare una simulazione di un disegno ma non un disegno stesso.