Cosa significa in realtà la parola caro quando qualcuno ti chiama così?

Prima di tutto, è un termine affettuoso usato tra persone che provano affetto l'una per l'altra. Ha lo stesso significato di "tesoro" o "dolcezza". Le persone anziane che sono sposate da molto tempo potrebbero chiamarsi "caro". O una nonna potrebbe chiamare sua nipote "cara". Non conosco molti giovani che si chiamano "caro". È una parola un po' vecchio stile.

Un secondo uso di "caro" è quando gli estranei o le persone che non conosci bene ti chiamano "caro" per sembrare amichevoli. Può suonare condiscendente, e alcune persone si offendono, quindi bisogna stare attenti ad usarlo in questo modo. "Posso aiutarti, cara?" o "Mi passeresti quella rivista, cara? Questo era abbastanza comune 40 anni fa, ma ora non così tanto. È un problema soprattutto quando un uomo lo usa per rivolgersi a una donna con cui non ha una relazione intima o familiare. Un capo non dovrebbe chiamare la sua assistente "cara". Non è professionale.

Un terzo uso, legato a quello appena menzionato, è quello di esprimere sarcasmo o preoccupazione condiscendente e fasulla. Il tono di voce e l'espressione del viso rendono chiaro che la persona che parla non pensa affatto che tu sia "caro", ma piuttosto il contrario. "Caro, siediti e stai tranquillo, e mi occuperò di te quando avrò tempo". Oppure: "Calmati, cara, non è la fine del mondo". Quando viene usato in questo modo, di solito significa che chi parla pensa che tu sia una seccatura e vuole liberarsi di te il più velocemente possibile. Questo è piuttosto scortese.

In una lettera, usiamo "caro" come forma di indirizzo, sia che li conosciamo bene o no. Caro signor Jones. Cara zia Beth. Questo è il saluto standard per le lettere scritte.