Come si sentono gli astronauti quando guardano il film Gravity?

Qualunque persona con una conoscenza approfondita (o in alcuni casi leggermente superiore a quella di base) della fisica può giudicare gli errori commessi in questo film. O in qualsiasi film in realtà.

In ogni caso, ho fatto l'errore di andare a teatro a vedere questo film per la prima volta con un mio amico che è un ingegnere aerospaziale e mi ha completamente rovinato l'esperienza. Sghignazzava in silenzio, o mi sussurrava "questo è sbagliato", o "non è necessario" o "non è così che funziona la fisica", bla, bla, bla.

Prima di tutto, lo so, è un comportamento sconveniente in un cinema. Secondo, è anche completamente inutile. Quando i film riescono a coinvolgere il pubblico, come fa questo film, si verifica la sospensione dell'incredulità. Significa che, mentre i nostri cervelli mettono logicamente insieme i pezzi e dicono "questo è fisicamente impossibile", noi li zittiamo e ci godiamo la storia mentre si svolge. Naturalmente, se la ragione per cui guardate questo (o qualsiasi altro) film è trovare cosa c'è di sbagliato in esso, questo è tutto ciò che otterrete dall'esperienza.

Questo era principalmente un film sul dolore, come superarlo, come mettere insieme abbastanza volontà di vivere, per sfuggire a morte certa. Lo spazio è solo l'arredamento. Avrebbe potuto svolgersi in una miniera, in un edificio in fiamme, in una città allagata, scegliete voi. Si è svolto nello spazio perché

a) Lo spazio è bello e terrificante.

b) L'isolamento della location rispecchiava l'isolamento di un genitore in lutto (Ryan), creando un'armonia delle emozioni evocate dalla storia. Solitudine, impotenza, una sensazione generale di inutilità nel continuare quando hai perso la tua forza motrice.

Quindi, naturalmente, come tutti i film, ad alcuni è piaciuto, ad altri no. Alcune delle persone a cui è piaciuto erano astronauti, così come alcune delle persone a cui non è piaciuto.

Non sono mai stato nello spazio, non ho mai aspirato a farlo, eppure questo film mi ha fatto empatizzare con il suo personaggio.

I dialoghi che alcuni hanno deriso sono rimasti con me fino ad oggi, come quando il personaggio della Bullock descriveva il momento del ritrovamento della scarpa persa della figlia. Dovete capire che quando si perde qualcuno che si ama, il modo in cui si percepisce il mondo cambia. Cose che erano insignificanti possono improvvisamente assumere proporzioni enormi, e potevo sicuramente empatizzare con il personaggio in quel momento, sapendo che probabilmente ha passato il resto della giornata a singhiozzare.

Ho abbastanza cervello per sapere che gli astronauti non assomigliano a Sandra Bullock, o che non si può manovrare nello spazio usando un estintore, ma non mi importava. Mi interessava il personaggio, ero terrorizzata, ho combattuto l'impulso di esultare quando è atterrata e ho pianto quando ho visto quella spiaggia e quando finalmente era felice di essere viva e non stava solo seguendo la corrente.

Infine, Gravity ha rafforzato l'idea che sì, i viaggi nello spazio non sono qualcosa a cui sarei mai interessata.