Qual è la struttura interna di un tag NFC?
I tag NFS sono piccole unità che contengono chip incorporati al loro interno.
I tag NFC sono dispositivi passivi che operano senza alimentazione. Per elaborare qualcosa, si affidano a dispositivi attivi come gli smartphone. Fondamentalmente, i tag NFC non possono fare alcun processo per conto proprio. Semplicemente trasferiscono i dati o le informazioni a un dispositivo attivo nelle vicinanze.
L'induzione elettromagnetica è usata per generare energia e creare una corrente nei tag NFC. Per iniettare energia nei tag NFC, le bobine di filo possono essere utilizzate per produrre onde elettromagnetiche che possono essere raccolte o ritrasformate in corrente da una bobina di filo. È una tattica comune che viene utilizzata per quasi tutte le tecnologie di ricarica wireless.
I dispositivi attivi sono responsabili della produzione di un campo magnetico nei tag NFC. Una semplice bobina di filo genera un campo magnetico perpendicolare al flusso della corrente alterante nel filo. La forza del campo magnetico dipende dal numero di giri nella bobina di filo o dall'aumento della corrente che scorre nel filo. Per produrre più corrente, è necessaria un'energia eccessiva e requisiti di alta potenza che non sarebbero adatti alle tecnologie mobili a batteria. Questa è la ragione per cui l'NFC opera entro un raggio geografico limitato.
I dispositivi passivi funzionano in modo simile ma in ordine inverso. Quando il dispositivo passivo si trova nel raggio d'azione del campo magnetico del dispositivo attivo, gli elettroni nella bobina di filo ricevente iniziano a produrre una corrente che corrisponde a quella dello smartphone trasmittente. Naturalmente, una certa perdita di potenza è sempre presente attraverso l'aria, ma la corrente generata è sufficiente per dare energia ai circuiti nei tag NFC.
Conoscere di più sui tag NFC e i suoi usi qui nel post di riferimento: Cambia il tuo stile di vita con la tecnologia Near Field Communication (NFC)