Quanto è brava la squadra di cricket dell'Afghanistan?

La terra dei sogni silenziosi-

Come mi sono seduto a guardare il gioco dell'India oggi, la storia mi ha fatto una gomitata al cuore. A differenza del solito focus su Dhoni e co., i miei occhi erano sugli altri uomini in blu. Sull'Afghanistan.

Afghanistan. Un paese fiero e aristocratico, ridotto in macerie. Non per colpa sua, ma solo perché si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Prima del 1970, l'Afghanistan era una bella nazione. Dotato di una ricca storia, di risorse naturali sgargianti e di cittadini straordinari, il paese vantava il meglio di tutto. La gente era felice.

Poi vennero i giorni neri. L'URSS decise di schiacciare questo bel paese, solo perché era sulla sua strada verso l'Asia meridionale. Fu allora che gli afghani ebbero più familiarità con aerei da combattimento, razzi e proiettili che con naan e kebab. Nemmeno Kabul, una città patrimonio, fu salvata. L'URSS fu seguita dai Talebani, alimentati dagli USA. E per tutto il tempo, l'Afghanistan è morto.

Immaginate di vivere tutta la vita, aspettando che una bomba esploda nel vostro cortile da un momento all'altro, o che militanti con kalashnikov facciano irruzione in casa vostra, uccidendo i vostri figli e violentando vostra moglie. Un viaggio casuale al negozio locale potrebbe anche essere l'ultimo.

È qui che questi 11 ragazzi sono cresciuti. E ancora, avevano un sogno negli occhi. Il sogno del cricket. La sinfonia del salice che colpisce il cuoio, la poesia di un proiettile rosso che perfora un campo verde, la musica di migliaia di tifosi che tifano per loro.

E oggi erano contro l'India. I giganti del cricket, gli imbattibili della Coppa d'Asia. Fino all'ultimo. Come tutta la loro vita, si sono aggrappati alla piccola speranza. Di non perdere.

E ci sono riusciti. Quando è stata fatta l'ultima presa, per la prima volta nella mia vita, ho saltato e applaudito e fischiato per qualche altro paese. Perché questo pareggio potrebbe non significare nulla per l'India, ma potrebbe essere la tanto attesa rinascita di questa bella nazione devastata e saccheggiata. Potrebbe essere la spinta di cui avevano bisogno.

Proprio come quando, trentacinque anni fa, nel Lord's, contro le potenti Indie Occidentali, una nazione trascurata, sanguinosa, persa sollevò la Coppa del Mondo, e ritrovò se stessa ancora una volta...

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