Chi vincerà la corsa alla realtà virtuale? Oculus, Microsoft, Samsung, HTC o 'questo geek che lavora nel suo garage adesso'?

Il consumatore e le startup dei social media.

L'analogia con i dispositivi mobili di Jeff Rayner è appropriata. Aggiungerei che fino al 2007, i dispositivi mobili erano diversi non solo a livello di hardware. Ognuno aveva il suo sistema operativo proprietario e la sua interfaccia utente. Poi Apple ha dimostrato la killer UI con l'iPhone nel 2007. Tutti gli altri paradigmi di interazione si sono spenti, tutti i dispositivi hanno adottato essenzialmente la stessa UI e lo stesso set di funzioni, e la battaglia è diventata quella della superiorità dell'hardware e del marketing.

I dispositivi AR/VR seguiranno lo stesso percorso. Fino ad allora dovremo sopportare i dolori della crescita di varie aziende che cercano di trovare il modo giusto per inserire la VR nelle nostre vite. Poi uno lo farà, e tutto convergerà.

Dopodiché, il capitalismo favorirà standard più aperti, simili a quelli di internet, e lo sviluppo di "app" per più piattaforme, quindi il produttore del dispositivo non avrà quasi importanza. Sarà una questione di quale dispositivo vuoi essere, e puoi permetterti di essere, visto.

Quello che dobbiamo ancora vedere è quale tipo di nuovi media sociali e interazioni emergeranno. La realtà virtuale può fare di più che metterti nella stessa stanza con i tuoi amici, vestiti come i personaggi di Elder Scrolls.

Instagram, sebbene sia un'idea semplice, non avrebbe potuto essere immaginato all'alba dell'era mobile. È un paradigma completamente nuovo per l'interazione sociale. Quali nuovi modi di socializzare emergeranno in un universo virtuale immersivo senza vincoli fisici?