Un buon insegnamento è un quarto di preparazione e tre quarti di teatro, cosa significa l'affermazione?

Sono d'accordo ma non completamente. Questa è una citazione molto originale e aggiungere qualcosa significa rovinare la sua bellezza.

Così...

Un quarto di preparazione significa pianificare la lezione, essere abbastanza consapevole della struttura, il posto della lezione in questa struttura per organizzare gli elementi della lezione in modo da ottenere il massimo per il tempo ottenuto. Come direttore ho una tabella della lezione con lo spazio, il tempo, la decorazione, i caratteri degli studenti e anche i miei. Io "vivo" la lezione nella mia mente.

Tre quarti sono il teatro. Chi era sul palco che si conosce - questa è la situazione del "qui-ora". Si accende la realtà. Il pubblico (qui studenti) è gestito dalle vostre azioni. Può vivere di vita propria e se voi potete guidarlo - il pubblico vi obbedirà, seguirà la vostra gestione. Ma loro cercano con molta attenzione tutte le vostre azioni e se il vostro tono non è franco nelle emozioni che dimostrate - possono essere delusi troppo velocemente e riprenderli non è così semplice. Devi far passare la tua concettualizzazione mentale nelle loro menti.

E qui finisce la correlazione tra teatro e situazione educativa. Nessun attore tornerà allo stesso pubblico con il procedere delle sue azioni al livello successivo di comprensione, nessuna mente dell'attore dipenderà dalle menti che riflettono il suo pubblico, dai risultati delle sue azioni sul palco. Nessun attore si prenderà la responsabilità delle azioni future (a volte la qualità della vita) da nessuno dei suoi spettatori. Ma un buon insegnante si prende tutto questo. Il buon insegnante capisce le lunghe distanze, il posto dell'educazione nella situazione della vita, ha bisogno di conoscere le caratteristiche personali degli studenti, deve essere flessibile, intelligente, comunicativo, ben organizzato, volitivo, abile come attore, come narratore, come specialista della materia. Lui o lei deve essere una buona persona (come si può dire!)