Perché le compagnie di taxi non diventano come Uber?

Uber e le compagnie di ride share usano una falsa economia perché hanno venduto al pubblico un'illusione che non durerà. Hanno temporaneamente inventato una situazione in cui l'azienda e l'autista sovvenzionano il prezzo economico della corsa.

L'azienda sta facendo il possibile per uccidere la concorrenza sovvenzionando con i soldi di avviamento (che dovranno essere restituiti o perderanno credibilità con gli investitori) e con gli autisti che stanno distruggendo le loro auto per ottenere le tariffe.

Una compagnia di taxi in confronto è regolata dalla Public Utilities Commission che stabilisce le tariffe in modo che SIA la compagnia che l'autista abbiano un giusto ritorno per il costo della corsa che il pubblico paga.

Un tassista paga una tassa (il "gate") ogni volta che va a lavorare. Potrebbe essere intorno ai 100 dollari al giorno in una città come San Francisco. Quei soldi comprano all'autista l'uso della macchina (con una combinazione di colori unica e un logo e un'insegna luminosa) così come tutta la manutenzione coperta dalla compagnia. L'autista è libero dalla preoccupazione per l'assicurazione di responsabilità civile, i cambi d'olio, i guasti alla trasmissione, i pneumatici, i lavori ai freni, ecc. Il denaro paga anche le spese operative alla compagnia di taxi che possiede l'auto. Il tassista paga la benzina con il suo reddito.

Questo è ciò che si paga per una corsa in taxi. La qualità dell'auto dipende dalla capacità della compagnia di mantenere correttamente l'attrezzatura. Alcune compagnie di taxi sono migliori di altre.

Con le auto in condivisione si è alla mercé dell'autista che non è un professionista con licenza, e che probabilmente non guiderà a tempo pieno e presto si renderà conto che il costo di fare affari in questo modello è così alto per l'autista da essere in pareggio o forse in perdita.

Così il modello di ride share è attraente per i clienti che amano le corse a buon mercato e che non si rendono conto che non durerà, che qualsiasi "auto senza conducente" in futuro li farà pagare per l'uso delle attrezzature che attualmente si aspettano che sia il conducente a pagare.

Finora, il business del ride share sta galleggiando su una serie di illusioni, gonfiato dall'hubris endemica della comunità tecnologica. Non durerà in questa forma attuale.