Sarebbe appropriato includere una sezione 'su di me' al mio curriculum?

E' una domanda interessante da fare....

Stai scrivendo il tuo curriculum, giusto? Dita sulla tastiera, pensando alle tue abilità, la tua esperienza, dove hai lavorato, cosa hai fatto....

E poi pensi: "Questo è così impersonale! Il mio lavoro non è me.... Certo, ho fatto tutte queste cose, interpretato questi ruoli, questi titoli, chiesto "Quanto in alto?" quando ti hanno chiesto di saltare, ma non è quello che sono. Non dovrei mettere qualcosa su questo curriculum che dica loro chi sono veramente? Qualcosa sulle mie qualità, i miei valori, le mie priorità, come voglio essere visto ...."

Lo stai chiedendo a me?

Non credo che dovresti.

Ho letto centinaia di migliaia di curriculum e assunto migliaia di persone e posso pensare a pochi curriculum che erano in grado di trasmettere un senso di chi erano quelle persone al di là delle loro qualifiche e risultati, ma non li ha aiutati ad essere assunti.

Il tuo curriculum ha uno scopo specifico: dimostrare che hai le capacità e le qualifiche (attraverso l'esperienza rilevante) per avere successo nel lavoro che vuoi - e per ottenere il colloquio.

È tutto. (Scusa.)

E hai uno spazio molto limitato per farlo: una pagina, due pagine, probabilmente non di più.

Non stai scrivendo la storia della tua vita. Non ti stanno valutando sulla tua personalità (Dio non voglia!). Il datore di lavoro non sta cercando le tue qualità personali sulla carta a questo punto (e se lo facesse, sicuramente non accetterebbe le tue parole sulla carta come prova di esse!) Potresti anche essere visto come qualcuno che non capisce i confini tra lavoro e vita.

Se puoi iniettare un po' di personalità nel modo in cui scrivi, o la "voce" che usi nel curriculum, fallo. Se puoi includere alcuni punti di orgoglio nei tuoi risultati, è bello. Ma continua a parlare del tuo lavoro, e metti tutti i tuoi sforzi in quelle parole.

Una volta che il curriculum è servito al suo scopo, puoi stupirli nell'intervista con chi sei veramente!