Alimentazione e cura delle galline
300 Le galline dette “ovaiole”, vengono chiamate così proprio in virtù della loro propensione a deporre un elevato numero di uova. Ogni gallina ovaiola depone in media quasi un uovo al giorno (raramente più di uno) per un totale annuo che si può aggirare attorno alle 300 uova.
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Cosa dare da mangiare alle galline per fare le uova rosse?
Con l’arrivo delle belle stagioni, la miscela alimentare deve essere così razionata:- mais spezzato 62%
- soia integrale spezzata 15%
- gusci d’ostrica o carbonato di calcio 8%
- pisello proteico spezzato 6%
- glutine di mais pellettato e spezzato 6%
- riso di grana verde 3%
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Cosa mettere nell’acqua delle galline?
Un buon rimedio naturale di antica tradizione (anche se non accertato e supportato da studi) consiste nell’aggiungere un cucchiaino di aceto di mele per ogni litro d’acqua nell’abbeveratoio (circa 3 ml. per ogni litro). -
Come proteggere galline dal freddo?
Suggerimenti per il freddo:- Proteggete le creste e i bargigli dal congelamento con della vaselina o un prodotto equivalente.
- Fate attenzione a non far ghiacciare l’acqua. Di solito le galline rientrano in pollaio da sole la sera ma in inverno potrebbero attardarsi per cercare un po’ più di cibo.
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Cosa dare per il raffreddore alle galline?
Nel caso in cui il raffreddore sia conclamato e continuo, si può somministrare un prodotto specifico come Tetra Spir, una polvere solubile da sciogliere in acqua (circa 1 cucchiaino da caffè per 1 litro d’acqua) da far bere ai pulcini per almeno 5 giorni consecutivi.
Preparazione e somministrazione del pastone per cavalli
Riguardo a questo,, come si fa il pastone per cavalli?
Basta riempire per metà un secchio di crusca (arricchendola eventualmente con una manciata di sale o di avena) e quindi bagnarla con acqua bollente fino a renderla friabile. Aspettate che il pastone si sia poi raffreddato prima di somministrarlo al cavallo.
Scelta di mangime per galline ovaiole
Quale mangime per galline ovaiole?
L’alimentazione delle galline ovaiole deve prevedere principalmente granaglie e semi (soia, granturco, frumento, crusca, semi di girasole ecc…) che permettano il giusto apporto di carboidrati. Questa può essere già una buona base per farsi un’idea di cosa potremmo auto-produrre per i nostri volatili.