Che animali ci sono nella selva oscura?
Lonza, leone e lupa sono le tre fiere che nella selva oscura ostacolano la salita di Dante verso la cima del «dilettoso monte» oltre il quale è la salvezza. Qualunque lettore sa che nelle fiere sono nascoste le allegorie dei peccati di lussuria, superbia e cupidigia.
Tenendo conto di questo,, qual è il significato della selva oscura?
È il luogo simbolico in cui Dante si smarrisce all'inizio del poema (Inf., I, 1 ss.), allegoria del peccato in cui ogni uomo può perdersi nel suo cammino durante questa vita. Dante la descrive come selvaggia, aspra e forte, tanto amara che la morte lo è poco di più. Quali belve incontra Dante? La lonza, la lupa e il leone sono le tre fiere che ostacolano il viaggio di Dante all'inizio dell'Inferno.
Quali bestie feroci incontra Dante?
Le bestie feroci che si oppongono al cammino di Dante si differenziano per le loro peculiarità: la lonza agile ed elegante, il leone statuario che incute molta paura e la lupa inquietante per la sua magrezza, voracità e irrequietezza. Il significato prevalente però, è allegorico. Chi si trova nel limbo di Dante? In Purg., XXII, 94-114 Virgilio incontra l'anima del poeta latino Stazio e gli rivela che nel Limbo sono presenti anche gli scrittori latini Giovenale, Terenzio, Cecilio Stazio, Plauto, Varrone, Persio, nonché gli scrittori greci Euripide, Antifonte, Simonide di Ceo, Agatone e molti altri.
Quali sono le caratteristiche del veltro?
Il Veltro è emanazione della Trinità e la Trinità si serve dell'Impero e della Chiesa per la sua opera di salvezza. Nel significato letterale il veltro è un cane da caccia, adatto, quindi, a snidare la lupa da ogni luogo, ma trattandosi di una profezia il linguaggio è ermetico. Di conseguenza,, chi è virgilio per dante? Virgilio è definito da Dante suo maestro e modello (Inf., I, 85-87) e ciò è coerente col culto della poesia virgiliana largamente presente nella cultura del Medioevo latino. Per i numerosi episodi in cui Virgilio è protagonista si rimanda alla Guida relativa ai rispettivi Canti di Inferno e Purgatorio.
Anche la domanda è:, perché dante non può compiere il viaggio da solo?
L'opera divina si era conclusa in sette giorni e il viaggio di Dante non è da meno, perché finisce con la visione di Dio stesso, Colui che impersona la completezza e la perfezione pura. Ciò che preoccupa Dante è l'ignoto: tutto quello che potrebbe accadergli durante il cammino.
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