I controller Joy-Con di Nintendo Switch possono fare quello che fanno i controller VR?
No, i Joy-Con di Switch non hanno un vero tracciamento della posizione. Possono percepire il movimento posizionale e la rotazione, e hanno alcuni altri campanelli e fischietti (IR, NFC), ma non hanno mezzi reali per determinare la posizione attuale. In altre parole, possono solo dire alla console come ci si sta muovendo, ma non dove ci si trova.
Questo significa che, come la maggior parte delle forme primitive (relativamente parlando) di controllo del movimento, è ottimo per i gesti, ma per la manipolazione dettagliata o la presenza simulata, sono quasi completamente impotenti.
Oculus Touch aggira questo problema attaccando sensori IR su tutto il loro controller ad angoli diversi, che permette al sistema di determinare la posizione del controller rispetto a 2 o più emettitori IR nella stanza. HTC Vive aggira questo problema in modo simile, ma con laser invisibili invece di luci a infrarossi.
Hell, nel 2010, il PlayStation Move per PS3 è riuscito ad aggirare anche questo problema. Il motivo per cui i controller PS Move hanno quelle grandi palle luminose all'estremità è che la telecamera traccia la posizione bidimensionale in base alla posizione della luce nella vista della PS Camera, mentre traccia la terza dimensione (la distanza) calcolando la dimensione apparente della luce nella vista della telecamera (più piccolo è più lontano).
Non era così preciso o reattivo come lo sono Rift e Vive, ma permetteva giochi con manipolazioni dettagliate. Tumble, un gioco di lancio di PS Move su PS3, è molto simile a come vengono manipolati gli oggetti nei moderni giochi VR.
Questa tecnologia è servita come base per quello che sarebbe diventato PlayStation VR, ed è il motivo per cui l'headset PS VR ha tutte quelle luci, proprio come il controller PS Move. In effetti, hanno fatto un sequel di Tumble chiamato Tumble VR, che è stato anche un gioco di lancio per PS VR, e sembra più o meno esattamente come ci si aspetterebbe una versione VR del video di cui sopra.
Il tracking posizionale è la cosa che fa sì che la VR "scatti" al suo posto, dove basta prendere un controller e sembra che sia davvero lì, permettendo di operare sugli oggetti virtuali con movimenti intuitivi e memoria muscolare. Faccio i complimenti a Nintendo Switch per aver incluso due controller di movimento fuori dalla scatola, permettendo a tutti gli sviluppatori di trarre vantaggio dal gioco ambidestro. Ma i Joy-Con sono ancora in grado di gestire solo il movimento/gesti, non la posizione, e come tali non possono semplicemente offrire le stesse esperienze o l'immersione che possono offrire i controller VR.
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