La frequenza di alimentazione influenza la frequenza di aggiornamento di un televisore?

Solo indirettamente. In primo luogo, questo vale solo per i vecchi televisori CRT e per il vecchio sistema di trasmissione analogico. La frequenza di aggiornamento di un televisore CRT era controllata non dal ricevitore TV ma dalla stazione TV. Era selezionata per essere approssimativamente uguale alla frequenza della linea elettrica per minimizzare l'interferenza dalla differenza di frequenza di battuta tra la frequenza di aggiornamento e lo sfarfallio della linea elettrica delle luci, e anche per minimizzare la comparsa di "barre di ronzio" sullo schermo. Così il sistema televisivo americano NTSC usava una frequenza di aggiornamento nominale di 60 Hz, e i sistemi europei PAL e SECAM usavano una frequenza di aggiornamento nominale di 50 Hz. Con l'avvento della TV a colori NTSC la frequenza di aggiornamento esatta fu impostata a 59,939 Hz per ragioni che vanno oltre lo scopo di questa spiegazione. Per la televisione di rete, questa frequenza era controllata da un orologio atomico. Poiché non era sincronizzata alla linea elettrica, non era influenzata dalle variazioni nella frequenza di alimentazione.

Con la trasmissione della TV digitale e i televisori a schermo piatto, la frequenza di aggiornamento non è affatto legata alla frequenza di alimentazione.

C'erano alcune telecamere a circuito chiuso a basso costo che erano direttamente sincronizzate alla linea elettrica CA perché semplificava il circuito della telecamera. Questo aveva alcuni vantaggi quando si voleva avere diverse telecamere sincronizzate tra loro. Ma era uno svantaggio se la frequenza della linea elettrica non era stabile, come con alcuni generatori di standby. Lo conosco molto bene perché ho progettato queste telecamere dal 1976 al 1981.