In che modo Aristotele concepisce la mimesis?


Mimesis e Catarsi di Aristotele

Aristotele sostiene che l’«imitazione di azioni e di vita» (mimesis) trova una sua compiutezza nella creazione scenica, nella ricerca del senso più recondito e con lo scopo ultimo di ottenere la felicità attraverso la comprensione (catarsi).

La Bellezza e il Bene

Che cosa è la bellezza? Qualità di ciò che appare o è ritenuto bello ai sensi e all’anima.

Tragedie Greche: Origini e Significato

Quando venivano rappresentate le tragedie greche? La tragedia greca nasce ad Atene, nell’antica Grecia, intorno alla metà del VI secolo a.C. La sua “invenzione” è attribuita al poeta Tespi, che nelle Grandi Dionisie (feste in onore del dio Dioniso) del 534 a.C. avrebbe rappresentato il primo dramma.

Che ruolo ha la testimonianza di Aristotele sulle origini della tragedia? Ci rimane la testimonianza di Aristotele che, nella Poetica, si dedicò ad una attenta indagine sulle origini del dramma. Attraverso molti cambiamenti il contenuto del dramma divenne più serio e dignitoso, abbandonando il toè saturikoén, l’elemento satiresco, ed il tetrametro trocaico per il trimetro giambico”.

Qual è la differenza tra tragedia e commedia? La differenza principale tra la commedia e il dramma è che la commedia è una storia divertente con un lieto fine, mentre una tragedia è una storia seria con un finale triste.

Cosa insegnano le tragedie greche? La tragedia, per i greci, era un vero e proprio rito, non solo uno spettacolo, e veniva rappresentata in un periodo sacro dell’anno e in un luogo consacrato. I temi più ricorrenti erano quelli della colpevolezza e dell’innocenza, della responsabilità individuale, dell’infelicità dell’uomo e dell’ingiustizia degli dei.

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