Come ha fatto WinAmp a perdere il suo dominio?

Il passaggio ai servizi di streaming è ciò che ha spinto Winamp fuori dal suo primato. Qualsiasi utente di computer Windows tra il 2000 e il 2010 - il periodo d'oro dell'accumulo di mp3 - aveva una vasta gamma di scelte per il suo lettore multimediale. Molti usavano Windows Media Player perché era integrato nel sistema operativo. Alcuni usavano iTunes, ma questo raramente è durato perché il software ha prestazioni assolutamente abissali e inutilizzabili sui sistemi Windows (non ha questo problema se usato su OSX/macOS). Per l'audiofilo in evoluzione, Winamp era la scelta più ovvia. Era gratuito, era facile da modificare e aveva un ricco ecosistema di plugin, era regolarmente aggiornato, e gestiva enormi librerie mp3 meglio di qualsiasi altra cosa.

Ma i tempi sono cambiati. Le grandi librerie mp3 per gli audiofili stanno cedendo alle grandi librerie FLAC - e mentre Winamp può supportare FLAC senza problemi, AOL ha smesso di supportare Winamp e lo ha venduto a Radionomy. Questo ha creato un vuoto nello sviluppo che ha permesso ai concorrenti di fare guadagni significativi. VLC riproduce FLAC ma ha un supporto molto migliore per la regolazione fine che i veri audiofili stanno cercando (gli utenti di Winamp devono aggiungere alcuni plugin per ottenere quel tipo di supporto) e continua ad essere supportato e sviluppato - completamente - fino ad oggi.

I fan della musica più mainstream si sono per lo più spostati dall'accumulare e curare collezioni mp3 ai servizi di streaming. Spotify, Apple Music, Google Play Music e persino Youtube hanno più canzoni di quante anche il più ambizioso collezionista di mp3 potrebbe mai sperare di immagazzinare, e la comodità di poterti dare accesso a quel contenuto senza dover passare attraverso il problema di scaricarlo prima del tempo. Al giorno d'oggi una 'scorta personale' di mp3 è superflua, necessaria solo se ci si dimentica di pagare la bolletta di internet o del cellulare, o se si pensa di guidare attraverso quelle poche aree rimaste senza servizio mobile a banda larga. Questi movimenti verso i servizi di streaming sono stati incoraggiati dall'industria musicale (all'inizio) poiché la raccolta di mp3 su larga scala ha portato a enormi quantità di pirateria musicale.

Anche se è vero che Winamp può essere configurato come un client di streaming, quel processo è goffo rispetto alle app semplificate offerte dagli stessi servizi di streaming moderni. Winamp probabilmente ha ancora una vita abbastanza lunga davanti a sé, ma probabilmente non con molto sviluppo reale al di là di una presa ai fili del mercato dello streaming già rivendicato. Potrebbe vivere per un bel po' di tempo, comunque, sui desktop dei devoti pirati musicali che non sono disposti a fare il salto. Questo gruppo è ancora abbastanza grande ed è improbabile che se ne vada presto.